La
quinta agorà del progetto Urban Wins per il Comune di Cremona si è
tenuta nei locali di Spazio Comune mercoledì 7 Marzo.
Differentemente dalle precedenti agorà, il pomeriggio è stato
organizzato sotto forma di seminario nella prima parte, mentre nella
parte conclusiva hanno avuto luogo le votazioni delle azioni
prioritarie per il Piano di Sviluppo Locale.
Il
primo intervento è stato quello del dott. Davide Longato
dell'Università Iuav di Venezia, responsabile della costruzione del
toolkit utilizzato dalle città partecipanti al progetto per redigere
il Piano Strategico: si tratta di uno strumento flessibile in grado
di fornire un quadro esaustivo della strategia della città, che
consentirà di lasciare nelle mani delle amministrazioni gli
strumenti ed i piani elaborati, in modo che possano essere
ulteriormente affinati ed integrati negli anni, oltre che la
possibilità di implementazione di azioni che non saranno scelte come
azioni pilota durante il progetto.
La
parola è poi passata ad Andrea Calori, del centro di ricerca e
formazione EStà (Economia e Sostenibilità), realtà coinvolta dal
Comune in ragione della sua esperienza nell'ambito food. Numerose
azioni proposte hanno infatti a che fare con la lotta
allo spreco alimentare.
Il
Dott. Calori ha poi introdotto la consulente Està dott.ssa
Francesca Federici, che illustrato e quantificato il fenomeno dello
spreco alimentare attraverso le analisi della FAO ed i modelli
applicati dal Politecnico di Milano.
Martina
Macconi, coordinatrice del progetto per il Comune di Cremona, ha
infine presentato le
quattro Priorità secondo cui sono suddivise le azioni, illustrando
successivamente le 19 azioni più nel dettaglio.
Le
sei azioni più votate sono le seguenti:
tariffazione
puntuale per lo smaltimento dei rifiuti;
promozione
della ricerca e delle attività economiche per migliorare la
valorizzazione delle materie prime prime e secondarie derivanti dai
rifiuti riciclati;
last
minute market: implementare il recupero e la donazione di eccedenze
alimentari e prodotti in scadenza;
stimolare
le aziende a fornire una quantificazione della propria impronta
ambientale;
regolare
acquisti verdi a basso impatto ambientale;
il
laboratorio del buon gusto (precedente Waste Factory).
Altre
azioni verranno prese in considerazione alla luce dei risultati
complessivi del progetto.