lunedì 29 febbraio 2016

Riunione: Stop alle cementificazioni di suolo agricolo nel Comune di Cremona

Riunione: Stop alle cementificazioni di suolo agricolo nel Comune di Cremona
Martedì 1 marzo 2016 h 21
c/o Centro Famiglie 
indicativamente Via San Bernardo, 2 - Cremona (proseguire qualche metro in direzione cimitero, svoltare nella prima via a sinistra, entrare nel parcheggio, attraversare il giardino, entrare nella porta a vetri, salire al primo piano)

NB: i lavori al sottopasso di Via Brescia sono terminati e lo si può percorrere solo in direzione centro, rimane tuttavia la sola possibilità di accedere al Centro Famiglie dal retro di palazzo Duemiglia (parcheggio) in quanto il cancello di ingresso sul fronte di Via Brescia non è agibile.

Riunione delle persone e organizzazioni che sono sconcertate dal fatto che sia la passata che la presente amministrazione comunale continuano iter atti a far cementificare ulteriore suolo agricolo a ridosso della città. Ci ri-troviamo per organizzare iniziative per rendere da subito Cremona Comune a consumo di suolo zero. Nelle foto il terreno che verrà cementificato se non interveniamo al più presto. Se non trovate l'ingresso posteriore del Centro Famiglie chiamate il 348-0990254

domenica 28 febbraio 2016

Rapporto ecomafie e criminalità ambientale


Primavera pulita!!!

RIPRENDIAMOCI IL PAESAGGIO.

RACCOLTA RIFIUTI ABBANDONATI LUNGO LE STRADE E L'ARGINE DEL FIUME PO

Ritrovo ore 9:00 p.zza Garibaldi -Casalmaggiore

Alle ore 12:00 ci ritroveremo in P.zza Garibaldi con il materiale raccolto...

Un invito rivolto a tutti gli amanti dell’ambiente, dello sport e del nostro territorio a partecipare dando la disponibilità per un paio d’ore a rendere un po’ più pulito il paesaggio in cui viviamo, sensibilizzando la cittadinanza alla raccolta differenziata, al problema degli imballaggi e dei rifiuti in genere.

In base le adesioni ci organizzeremo in zone da ripulire. Ogni zona verrà assegnata ad un gruppo di volontari accompagnati da un mezzo di trasporto per la raccolta. Casalasca servizi fornirà guanti e sacchi per la raccolta.

Chiederemo che al termine della raccolta ci vengano forniti alcuni dati ed alcuni impegni da noi proposti:

-programma di una campagna di informazione sui rifiuti e riciclaggio nelle scuole
-campagna di comunicazione efficace sulla raccolta del secco
- dati sui rifiuti raccolti nel comune divisi per tipologia e quantità inviati all'incenerimento
- educazione alla raccolta per i nuovi residenti del comune
- controlli incrociati tra chi paga e chi non fa mai svuoti del secco
- qualche cestino in più in alcune zone

Insieme possiamo migliorare il nostro splendido paesaggio.

Prime adesioni:

Associazione Persona Ambiente
Casalasca servizi Srl
Noi Ambiente e Salute -Viadana-
Gruppo Emergenti -Quattrocase-
Comitato Slow Town

giovedì 25 febbraio 2016

Inaugurazione nuova sede di Libera a Crema

Nel pubblicizzare l'inaugurazione della nuova sede cremasca di Libera ed il tesseramento 2016 vi ricordiamo che poco prima dell'evento (alle ore 17) si terrà un incontro informale per l'organizzazione della campagna referendaria in vista del 17 Aprile.

 


martedì 23 febbraio 2016

Ti-Bre: autoconvocazione presso il Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti

Domani una delegazione di sindaci, comitati e associazioni ambientaliste saranno a Roma e incontreranno il capo di gabinetto del ministro Delrio, a cui illustreranno, in attesa dell'incontro con il Ministro, la proposta alternativa e sostenibile al Ti-Bre autostradale, cioè il Ti-Bre ferroviario e ciclabile. Durante un recente incontro a Sissa Trecasali la decisione è stata infatti quella di confermare l'autoconvocazione presso la sede romana del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il giorno mercoledì 24 febbraio alle ore 11,00.

mercoledì 17 febbraio 2016

Puliamo la Palata

Domenica 28 febbraio alle 10 del mattino il Comitato Salviamo il Menasciutto si ritrova a Pianengo in via Bambini del Mondo (davanti alle scuole nuove) per partecipare alla pulizia dai rifiuti nella riserva naturale Palata Menasciutto, con l'aiuto del Comune di Pianengo e di Legambiente della Lombardia, che appoggeranno la battaglia per ottenere l'annullamento del progetto della centrale idroelettrica al Menasciutto.


lunedì 15 febbraio 2016

Discarica di inerti: un problema non solo di Grumello



Nella serata di Giovedì 18 (ore 21) si terrà a Grumello Cremonese un’assemblea pubblica sul progetto di impianto di trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi e di discarica di inerti, organizzata da un gruppo di cittadini del territorio. La richiesta è stata avanzata da Cremona Ecologia Ambiente Srl nel Giugno 2013 e riguarda la lavorazione ed il conferimento in discarica di materiali legati all’attività dell’acciaieria Arvedi, sia in ingresso (trattamento dei rottami per separare la componente effettivamente lavorabile in acciaieria) che in uscita (scarti di lavorazione e rifiuti). Il volume previsto per la discarica è di 717.000 mc, mentre l’inertizzazione riguarderebbe 165 t/g ed il trattamento di recupero metalli 150 t/g; la potenzialità massima dell’impianto è però superiore.
L’area interessata è quella nei pressi della cascina Angiolina, al confine con il territorio del Comune di Pizzighettone e contigua all’ambito estrattivo Ate g16, una cava di ghiaia e sabbia in parte ancora attiva. La destinazione finale prevista per l’ambito estrattivo è quella agricola. L’area in oggetto è situata a ridosso di una vecchia scarpata morfologica tutelata dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
Il Comune di Grumello Cremonese ed Uniti ha già espresso parere negativo: un parere giunto a seguito di uno studio commissionato ad un esperto di tematiche ambientali, che ha approfondito questioni riguardanti varie tematiche quali la viabilità, la soggiacenza della falda ed il rischio di alluvioni, evidenziato anche dall’Autorità di Bacino del fiume Po. Ai piedi della scarpata infatti la falda è situata poco al di sotto del piano campagna, e fino a pochi decenni fa erano presenti fenomeni di affioramento (nei pressi era presente la santella della Madonna del Pozzo, la cui toponomastica evidenzia la storicità del fenomeno). In particolare, alcuni degli elementi segnalati nel suddetto parere tecnico sono da considerarsi criteri escludenti ai sensi del Piano Regionale Gestione Rifiuti.
Al contrario del Comune di Grumello, i Comuni confinanti di Pizzighettone ed Acquanegra Cremonese, così come la Provincia di Cremona, hanno già espresso parere positivo al progetto, condizionato dalla realizzazione di alcune mitigazioni ambientali. Nel decreto di compatibilità ambientale, emesso dalla Provincia di Cremona in data 23/12/2015, sono state infatti inserite numerose prescrizioni elaborate sulla base delle osservazioni degli enti, fra le quali la necessità di effettuare, anche ai fini del procedimento di A.I.A. tuttora in corso, le opportune verifiche sulla effettiva sussistenza delle clausole escludenti indicate dal Comune di Grumello Cremonese. Ma la questione della discarica di Grumello non può essere liquidata come uno scontro tra comuni confinanti, né come oggetto di diatriba tra varie fazioni politiche: si tratta invece di discutere del futuro di un’area estesa che da Cremona, passando per Spinadesco e Crotta d’Adda, arriva fino a Grumello e Pizzighettone. Proprio nel Comune di Crotta d’Adda infatti nel 2009 ha iniziato la propria attività un’altra discarica di inerti, sempre gestita da Cremona Ecologia Ambiente Srl. Si rende perciò necessaria una seria valutazione nel medio-lungo periodo, analizzando le prospettive collegate al fabbisogno di materiali ed alla produzione di rifiuti dell’acciaieria Arvedi in relazione alle proprie capacità produttive. Si può ipotizzare un tavolo di confronto sul tema, così come è stato attivato l’Osservatorio Arvedi, che riguarda però i soli comuni di Cremona, Spinadesco e Sesto. Le competenze sul tema dei rifiuti sono provinciali, così come è la Provincia di Cremona che identifica nel Piano Provinciale dei Rifiuti e nel PTCP le zone dove è ammissibile la realizzazione di impianti di trattamento rifiuti (si tratta di passaggi che spesso non vengono approfonditi dalle Amministrazioni Comunali e dai cittadini, ma che pongono le basi per ulteriori decisioni). Al tempo stesso la Provincia ha funzioni di polizia territoriale, verificando anche l’ottemperanza alle prescrizioni previste dalle autorizzazioni agli impianti di trattamento dei rifiuti. Il timore è che il riordinamento delle Amministrazioni Provinciali (congiuntamente alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato, anch’esso voluto dal Governo Renzi), abbia come effetto pratico un minore presidio del territorio ed una sottrazione di competenze riguardo alle tematiche sopra indicate, proprio nel momento in cui queste si rendono più che mai necessarie.   



giovedì 11 febbraio 2016

Riunione per lo stop al consumo di suolo

Pubblichiamo l'invito ricevuto a seguito della mobilitazione contro l'espansione urbana prevista in via Flaminia a Cremona. Al riguardo è stata aperta una pagina Facebook.

Venerdì 12 Febbraio è stata organizzata una riunione delle persone che sono sconcertate dal fatto che sia la passata che la presente amministrazione comunale continuano iter atti a far cementificare ulteriore suolo agricolo a ridosso della città. Ci troviamo per organizzare iniziative per rendere da subito Cremona comune a consumo di suolo zero. Sede dell'incontro è il Centro Famiglie di via San Bernardo 2. I lavori al sottopasso di Via Brescia sono terminati e lo si può percorrere solo in direzione centro, rimane tuttavia la sola possibilità di accedere al Centro Famiglie dal retro di palazzo Duemiglia (parcheggio) in quanto il cancello di ingresso sul fronte di Via Brescia non è agibile. Se non trovate l'ingresso posteriore del Centro Famiglie chiamate il 348-0990254.


sabato 6 febbraio 2016

A Cremona prosegue inarrestabile il consumo di suolo


Nel giro di pochi giorni sembra essere stato segnato il destino di circa 320.000 mq complessivi di territorio attualmente agricolo nel Comune di Cremona. Si tratta di due Piani Attuativi recentemente approvati, uno a destinazione produttiva ed uno a destinazione residenziale. Anche a Cremona dunque prosegue inarrestabile il consumo di suolo.
Il primo Piano Attuativo riguarda un’area di quasi 300.000 mq a lato della via Mantova, distante circa un chilometro dall’area commerciale di San Marino (Cremona 2), per la quale, nel PGT del Comune confinante di Gadesco Pieve Delmona, è peraltro previsto un ulteriore ampliamento di oltre 25.000 mq, proprio in direzione della città. La zona è inoltre interessata molto da vicino dal progetto del tracciato dell’autostrada Cremona-Mantova, contro la quale alcuni comitati sono attivi da anni.
Il secondo Piano Attuativo riguarda invece un’area periurbana nella zona Sud-Est della città, in un contesto residenziale, ed ha un’estensione di poco meno di 20.000 mq. A presentarlo è stata la Società di Mutuo Soccorso tra Sacerdoti. Italia Nostra e Legambiente avevano presentato delle osservazioni in cui veniva richiesta una revisione sostanziale del progetto, motivata dal rischio di esondazioni del vicino Cavo Reale, dalla prossimità con la scarpata morfologica esistente e dalla mancanza di specifiche sulle scelte progettuali. L’intervento richiederà la realizzazione di un rilevato per evitare allagamenti: secondo le osservazioni il rischio è di oscurare la scarpata ed il parco di Villa Flaminia. Le uniche limitazioni parzialmente accettate dal Comune riguardano la riduzione delle altezze massime degli edifici (che sono comunque di ben 8,50 m) ed il vincolo dell’omogeneità di materiali e colori.
Secondo molti osservatori questi sarebbero alcuni degli effetti della LR 31/14, con cui Regione Lombardia si è posta come obiettivo la riduzione del consumo di suolo e la riqualificazione del suolo degradato: nella realtà le norme transitorie hanno fornito indicazioni controverse, rischiando di risultare controproducenti e dando il via ad una corsa per presentare i Piani Attuativi nel periodo di trenta mesi a partire dalla pubblicazione della legge regionale. Vi sono però diverse interpretazioni che sostengono come rimanga per i Comuni la facoltà di rivedere i PGT ridimensionando gli ambiti di trasformazione.
La Giunta Galimberti è già stata oggetto di critiche nelle ultime settimane, per le potature drastiche sugli alberi di parchi e viali cittadini ma soprattutto per il via libera alla cessione del 51% delle quote di LGH alla multiulility A2A, che allontana da Cremona il livello decisionale riguardo la dismissione dell’inceneritore di San Rocco, di cui l’attuale sindaco aveva promesso lo spegnimento in campagna elettorale. Ad oggi pare che lo spegnimento non avverrà prima del 2024: un lungo percorso che rischia di vanificare le misure prese dall’Amministrazione riguardo all’estensione del servizio di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti. La cessione delle quote di LGH va letta come ulteriore passo verso la privatizzazione dei servizi pubblici, dal momento che il sindaco di Milano Pisapia ha già ventilato l’ipotesi della cessione di ulteriori quote di A2A.
Il Comune di Cremona, dopo la parentesi del centro-destra guidato dall’ex campione di canoa Oreste Perri, è tornato in mano al centro-sinistra, ma le politiche di governo del territorio non sono cambiate.

venerdì 5 febbraio 2016

Premiazione scuole vincitrici bando "Ambiente e territorio"

SABATO 6 FEBBRAIO
ORE 10:00
Biblioteca di Casalmaggiore,
Premiazione scuole vincitrici bando
AMBIENTE e TERRITORIO Umberto Chiarini
1. Istituto Comprensivo "A. Barezzi" Busseto (PR)
con il progetto: “Tutti…giù per terra”
2. Istituto Comprensivo “Marconi” di Casalmaggiore (CR),
con il progetto: “RonZZZZii sul Po. Studio sul rapporto tra specie umana e altre specie animali volto a proporre l’incremento della presenza di api sul territorio”
3. Scuola primaria di Felonica (MN) Istituto comprensivo di Sermide,
con il progetto. “Acqua e lavoro: terra, cibo, paesaggio e ambiente”
4. Istituto Comprensivo di Scandiano (RE)
con il progetto: “Il suolo: le sue funzioni e l’importanza che riveste per l’ambiente naturale”
seguirà rinfresco equo & solidale

giovedì 4 febbraio 2016

Considerazioni sulla LR 31/14



In un recente intervento sul Piano Attuativo previsto nel territorio del Comune di Cremona, nei pressi della frazione di San Felice, abbiamo fatto riferimento alla LR 31/14. Una legge su cui Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori si è già espresso in maniera negativa, in quanto Regione Lombardia, pur fissando dei principi importanti riguardo al contenimento del consumo di suolo, ha creato un dispositivo normativo ambiguo. Il rischio è che la normativa regionale diventi controproducente, generando una corsa alla realizzazione di Piani Attuativi per un periodo di trenta mesi dall’entrata in vigore.
In realtà la LR 31/14 si è prestata a diverse interpretazioni, diverse delle quali sostengono che rimanga la facoltà dei Comuni di rivedere i propri PGT riducendo le aree di trasformazione previste. Alcuni Comuni hanno infatti deciso di procedere in questa direzione. Crediamo in sostanza che la LR 31/14 non precluda scelte coraggiose in materia di governo del territorio da parte delle Amministrazioni Comunali. Ciononostante, rimane il fatto che la LR 31/14 è considerata da Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori una legge ambigua: per la tutela del territorio servono dispositivi normativi di tutt’altro tenore.

mercoledì 3 febbraio 2016

S.Felice: altro consumo di suolo in arrivo?



Efficienza sul tema del contrasto al consumo di suolo: non più una fissazione di pochi comitati e docenti di pianificazione territoriale ma una necessità che si sta facendo largo nelle coscienze dei cittadini e che trova sempre più spazio nei programmi elettorali, tanto che anche il sindaco Galimberti l’ha inserita tra le linee guida del suo mandato.
Eppure è di pochi giorni fa la notizia dell’approvazione del Piano Attuativo riguardante l’urbanizzazione di un’area agricola di quasi 300.000 mq a lato della via Mantova, all’altezza della Corte dei Monaci. Si tratta di un’espansione urbana che dista circa un chilometro dall’area commerciale di San Marino (Cremona 2), per la quale, nel PGT del Comune di Gadesco Pieve Delmona, è peraltro previsto un ulteriore ampliamento di oltre 25.000 mq, proprio in direzione della città.
L’area di trasformazione di San Felice era già prevista nella variante di PGT approvata nel 2012, sulla quale l’attuale Amministrazione ha deciso di non intervenire. Nel frattempo (Novembre 2014) Regione Lombardia è intervenuta con la Legge Regionale 31/14 che, pur fornendo alcune indicazioni controverse, si pone come obiettivo la riduzione del consumo di suolo e la riqualificazione del suolo degradato: alcuni comuni hanno già proceduto alla revisione dei loro PGT stralciando alcune aree di espansione urbana.
Sempre ai fini della riqualificazione del suolo degradato è stato realizzato un censimento delle aree dismesse del territorio lombardo, che prende in considerazione le più rilevanti aree abbandonate anche del territorio cremonese: a queste si aggiunge la moltitudine di capannoni sfitti o inutilizzati e di comparti di più modeste dimensioni. Le attività economiche possono essere pianificate anche recuperando aree dismesse. I posti di lavoro si possono creare anche tutelando il territorio.
Nelle norme del Piano Attuativo sono elencate le categorie commerciali ammesse, specificando l’esclusione di attività che possano penalizzare il centro città: un intento che non sarà affatto semplice tradurre in realtà e che probabilmente non rassicurerà diversi operatori economici del centro storico.
Amareggia constatare come tutti evidenzino la necessità di fermare il consumo di suolo ma nella pratica si continui a percorrere questa strada. Crediamo che Cremona meriti qualcosa di meglio di qualche metro in più di pista ciclabile (beninteso, iniziative apprezzabili) o di qualche filare alberato a scopo di mitigazione. Ogni metro quadrato di territorio cementificato è perso per sempre: poco conta che l’Amministrazione in carica si proclami di destra o di sinistra, ambientalista o liberista, smart o green, parole che ormai celano l’incapacità diffusa di immaginare un modello di sviluppo differente.