Ci è stato comunicato che da pochi giorni è disponibile on-line il sito dell'Ecomuseo del Pianalto di Romanengo e della Valle dei Navigli Cremonesi. Sul portale è possibile scoprire ed approfondire la conoscenza dei principali luoghi di interesse della zona, delle varie tipologie di percorso, delle attività previste e dei servizi offerti.
lunedì 28 settembre 2015
venerdì 25 settembre 2015
giovedì 24 settembre 2015
Puliamo il mondo 2015 nel Cremasco
Pubblichiamo il programma dell'iniziativa promossa da Legambiente Altocremasco.
COMUNICATO STAMPA PULIAMO IL MONDO 2015
L’ultimo
week end di settembre a Crema, Palazzo Pignano e Madignano il circolo
Legambiente Alto Cremasco aderisce a PULIAMO IL MONDO, iniziativa
nazionale di sensibilizzazione sul tema dei rifiuti, edizione italiana
di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.
In
linea con le esperienze positive di Rifiutando e EcoAzioni, con cui il
circolo si impegna in maniera continuativa a ripulire e valorizzare
alcune aree verdi cittadine, organizzando anche quest’anno PULIAMO IL
MONDO Legambiente vuole simbolicamente e concretamente promuovere la
qualità della vita e dell’ambiente.
Il
territorio è il nostro patrimonio più grande e la bellezza è la chiave
per investire sul nostro futuro: conservare e valorizzare quella
presente, vigilare affinché sia inclusa in ogni intervento pubblico e
privato, sono i presupposti sui quali nasce PULIAMO IL MONDO e per i
quali Legambiente a livello nazionale e locale si batte da più di
vent'anni, coinvolgendo il più possibile i cittadini riguardo a questi
temi.
Invitiamo quindi la cittadinanza a partecipare numerosa a PULIAMO IL MONDO!
L'appuntamento è per domenica 27 settembre a Crema, ritrovo nel piazzale della stazione alle 9:30 (piazza Martiri della Libertà), a Palazzo Pignano, ore 9:30 in via Pandino 88.
A Madignano
il Comune aderisce insieme alle scuole, durante la giornata di giovedì
24 le classi terze, quarte e quinte dell’IC G. Falcone e P. Borsellino
si impegneranno a ripulire alcune aree pubbliche del Paese.
Per informazioni e contatti: legambiente.altocremasco@ gmail.com ; FB Circolo Legambiente Alto Cremasco.
PULIAMO
IL MONDO è organizzata con la preziosa collaborazione dei Comuni di
Crema, Madignano e Palazzo Pignano insieme a molte altre realtà
associative e scuole cremasche. Tutta l’attrezzatura necessaria (guanti,
sacchi, cappellini) sarà fornita gratuitamente sul posto.
martedì 15 settembre 2015
lunedì 14 settembre 2015
martedì 8 settembre 2015
Appello per attuazione obiettivi legge lombarda sui rifiuti
Di seguito il comunicato sottoscritto dal Coordinamento regionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori
Le associazioni firmatarie della presente, in vista della conferenza Stato Regioni di settembre sono a chiedere al Presidente della Regione e all’Assessore all’Ambiente che, coerentemente con le posizioni espresse in passato:
- si ribadisca la richiesta da parte della Regione Lombardia dell’abrogazione dell’art. 35 così come deliberato dalla Commissione Ambiente della Conferenza Stato-Regioni lo scorso 13 ottobre 2014 eliminando ogni correlazione tra il riconoscimento della qualifica R1 agli impianti di incenerimento esistenti, l’incremento della capacità autorizzata fino alla “saturazione termica” e la estensione dell’area di conferimento dei rifiuti urbani;
- si evidenzi la decisione della Regione Lombardia
verso la graduale dismissione degli impianti di incenerimento dei rifiuti
deliberata dalla Giunta Regionale in data 20 giugno 2014, conseguenza
logica alla accertata
sovraccapacità degli impianti stessi, risultato ottenuto grazie alla
corretta impostazione della raccolta dei rifiuti urbani e all’impegno
profuso dai cittadini lombardi con percentuali superiori a quelle minime
richieste dalla UE.
Un impegno che ora rischia di essere scoraggiato con l’attuazione dell’art. 35;
- si chieda che per il rifiuto residuale venga privilegiato il trattamento a freddo attraverso la nuova impiantistica di selezione meno costosa, più rapida da installare e più flessibile e che permette di recuperare materia sia come frazioni da riciclare, per altre forme di recupero di materia riducendo sensibilmente quantità e la pericolosità dei rifiuti avviati a smaltimento.
- si evidenzi che la Lombardia ha deliberato per la non costruzione di nuovi inceneritori;
- si chieda che la bozza di decreto attuativo venga respinta perché palesemente contraria alla discussione in atto sull’economia circolare, sugli obiettivi da raggiungere e sulla strategia europea verso “rifiuti zero”, per essere sostituita con altro testo coerente con quanto proposto a livello europeo.
Chiediamo inoltre che la coerenza
della Regione Lombardia sia evidente sia nelle procedure di modifica delle
autorizzazioni degli impianti di incenerimento esistente (valutazione di
impatto ambientale, informazione e partecipazione delle popolazioni
interessate) come pure nella piena integrazione nel PPGR (2014) e nella concreta
attuazione del Piano d’azione regionale per la riduzione dei rifiuti (2009).
Il decreto
applicativo, oggetto di discussione e adozione il 9 settembre alla Conferenza integrata
Stato-Regioni infatti:
- non considera gli scenari incrementali di recupero di materia attualmente in discussione a livello UE, nel corso del dibattito sulla "Economia Circolare", né la bozza di direttiva europea che pone un obiettivo di riciclaggio del 70%, rifacendosi invece alla direttiva, ormai obsoleta, del 2008 con obiettivi del 65% di RD e 50% di riciclaggio. E’ da questa impostazione arretrata e rigida che emergerebbe la presunta necessità di una capacità di incenerimento del 41,5% del rifiuto prodotto con un incremento di 12 nuovi inceneritori, ridimensionando l’obiettivo di riciclaggio e recupero come materia al 58,5%, dato già superato da alcune regioni e molte province;
- prevede una produzione costante nel tempo senza considerare l’obbligo comunitario di predisporre piani di riduzione della produzione dei rifiuti, piani che stentano ad essere elaborati e ancor più attuati;
- individua l’incenerimento come unico strumento di trattamento per il rifiuto residuo e gli scarti della selezione della raccolta differenziata, giustificando questa strategia come obbligo normativo delle direttive CE, mentre le citate Direttive UE fanno riferimento a tutt’altri obblighi, priorità e indirizzi in cui la riduzione degli sprechi, il riutilizzo e il riciclo di materia vengono posti come prioritari per le politiche economiche dei Paesi europei, mentre il recupero energetico diventa una variabile secondaria e scompare dal sistema degli obiettivi. [Comunicazione UE "Verso un'economia circolare: Programma per un'Europa a zero rifiuti" - Gazzetta ufficiale dell’Unione europea - C 230/91 del 14.7.2015];
- assume il conseguimento del 65% di Raccolta Differenziata senza tenere conto di Regioni e Comuni dove il risultato è già oggi molto superiore. Senza considerare che Regioni come l’Emilia Romagna (cosi come altre quali ad esmpio il Veneto) che con la propria proposta di Legge di cui sopra eleva tale obiettivo al 73% e al 70% il riciclaggio di materia, con il rischio di far retrocedere tali Regioni dai risultati raggiunti dato che la normativa nazionale sovrasta quella regionale,
- assume una produzione del 65% di Combustibile Solido Secondario (CSS) dagli impianti di pretrattamento; un dato questo che viene assunto in modo del tutto artificioso al rialzo senza considerare dati oggettivi e reali degli stessi impianti di preparazione CDR/CSS;
- non prevede scenari operativi alternativi per il RUR, come gli impianti a freddo con recupero consistente di materia (le cosiddette "Fabbriche dei Materiali") che sono praticabili e praticati e che si stanno diffondendo nelle programmazioni locali in molte parti d’Europa e d'Italia, impianti che soddisfano l’obbligo di adottare “ogni altra operazione di recupero di materia, con priorità rispetto all'uso dei rifiuti come fonte di energia”;
- non considera né i costi né i tempi di realizzazione degli impianti né la loro intrinseca rigidità : gli impianti di incenerimento richiedono alti investimenti, diversi anni per la loro progettazione e costruzione e non hanno flessibilità dato che non possono fa altro che bruciare quantità elevate di rifiuti (“alla saturazione termica”) per decenni, mentre le “fabbriche dei materiali” costano 3-4 volte meno, richiedono al massimo 2 anni per la loro realizzazione e possono essere utilizzati anche per il trattamento delle frazioni differenziate nel momento in cui cala il RUR.
Occorre inoltre ricordare che il
settimo comma dell'art. 35 della Legge 164/2014, prevede l'applicazione del potere sostitutivo del
Governo ex art. 8, legge n. 131/2003, nel caso di mancato rispetto dei termini
di cui al comma 2, al comma 4, al comma 5 e al comma 6. Un “potere sostitutivo” che toglie agli enti territoriali la competenza
nella pianificazione e il controllo gestionale anche in assenza di
“emergenze nazionali” nella “gestione autosufficiente di rifiuti urbani e
assimilati”. La definizione degli impianti di incenerimento dei rifiuti quali “infrastrutture
e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale” determina un
controllo diretto del Consiglio dei
Ministri sulla gestione gli impianti esautorando di fatto le Regioni e gli Enti
locali nella definizione delle procedure, dei contenuti autorizzativi e nella
fissazione di misure di tutela ambientale nel rispetto delle normative europee
sulla prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento.
venerdì 4 settembre 2015
Discesa del Po 2015
In allegato il volantino della Discesa del Po 2015. Saremo presenti con un banchetto con materiale divulgativo. Vi aspettiamo!
giovedì 3 settembre 2015
Assemblea generale dell'associazionismo no inceneritori - i rifiuti come risorsa
Sabato,
5
settembre 2015
Cremona,
presso
la Sala Zanoni di Via del Vecchio Passeggio, 1
in piena
sintonia con ISDE-Medici per l'Ambiente e “Zero Waste”,
è convocata, una
Assemblea
generale
dell’associazionismo
che
si
batte per la dismissione degli inceneritori e considera il
rifiuto come una
risorsa
·
per fermare
il
progetto del Governo di costruire altri 12 inceneritori in
Italia, peraltro in
contrasto con il principio sancito al 18° punto della Direttiva
2008/50/Ce;
·
per indirizzare
le
scelte per lo smaltimento dei rifiuti verso soluzioni
alternative a questi
impianti che il Parlamento dell’UE auspica vengano dismessi
entro il 2020;
·
per incoraggiare
e
impegnare le utilty italiane ad assumere un ruolo centrale per
l’avvio di una
“economia circolare”;
·
per avviare
tra le
associazioni nuove forme di aggregazione caratterizzate dalla
volontà di mutuo
sostegno attraverso scambio di esperienze, di conoscenze e di
informazioni al
fine di rendere più efficace la loro azione presso gli enti
decisori.
Programma
Mattino.
Ore 10: Tavola rotonda sul tema "Inceneritori e Ambiente: Salute, Diritto, Alternative”
Pomeriggio.
Ore 15: registrazione delle associazione partecipanti
ore 16 : Saluti di benvenuto e di buon lavoro dell'amministrazione comunale
ore 16,20: presentazione e approvazione del documento da inviare a Presidenti Regioni e Governo
a seguire: discussione sulla proposta di realizzare una "rete di scopo", scambio di informazioni ed esperienze locali e assistenza documentale sulla tematica dell'economia circolare.
ore 18: Chiusura dei lavori
Mattino.
Ore 10: Tavola rotonda sul tema "Inceneritori e Ambiente: Salute, Diritto, Alternative”
Pomeriggio.
Ore 15: registrazione delle associazione partecipanti
ore 16 : Saluti di benvenuto e di buon lavoro dell'amministrazione comunale
ore 16,20: presentazione e approvazione del documento da inviare a Presidenti Regioni e Governo
a seguire: discussione sulla proposta di realizzare una "rete di scopo", scambio di informazioni ed esperienze locali e assistenza documentale sulla tematica dell'economia circolare.
ore 18: Chiusura dei lavori
mercoledì 2 settembre 2015
Incontro per gli insegnanti sull'aumento delle temperature
Di seguito la convocazione degli insegnanti da parte del Circolo AmbienteScienze e del Coordinamento Creafuturo riguardante l'incontro sull'aumento delle temperature e dei fenomeni meteorologici estremi di Giovedì 3 Settembre.
Alla cortese attenzione dei sigg. insegnanti
Giovedì 3 settembre, alle ore 17,
a Cremona, presso il Palazzo Cattaneo di Via Oscasali, 3
Incontro
con
la classe insegnante sui temi dell’aumento delle temperature e
dei fenomeni meteorologici estremi sempre più estremi e
devastanti
Il Circolo culturale “AmbienteScienze” e il
Coordinamento “CreaFuturo”, che sui temi del riscaldamento
globale e dei cambiamenti climatici sono impegnati da anni,
propongono agli insegnanti del territorio un incontro per
parlare di questi problemi e della “Conferenza delle parti” che
si terrà per il 21° anno a Parigi fra qualche settimana.
Tra circa due mesi, infatti, la storia
dell’umanità dovrebbe arricchirsi di una pagina assolutamente
inedita: per la prima volta in assoluto tutti i governi della
Terra saranno chiamati a sottoscrivere un accordo. Il motivo è
che solo tutti insieme possono con qualche speranza affrontare
le vigorose risposte della Natura, rappresentate dall’aumento
delle temperature e dai conseguenti sconvolgimenti climatici,
alle loro miopi scelte del passato.
La crescita economica del mondo
industrializzato è stata possibile grazie alla grande
disponibilità di Energia da sempre ricercata però sfruttando la
combustione delle fonti energetiche più economiche, ovvero
quelle fossili. Mai si è tenuto conto degli effetti nefasti
delle loro emissioni sul delicato equilibrio ottenuto in
centinaia di milioni di anni dalla Natura nella composizione dei
gas che consentono l’effetto serra.
Un incontro, quello qui proposto, che si pensa
possa risultare utile, visto che da quest’anno, come gli
insegnanti ben sanno, è stata introdotta nei programmi
scolastici la materia di “Educazione ambientale” che dovrà anche
avere la funzione di rispettare il diritto della generazione di
giovani che oggi siede sui banchi di scuola di conoscere cosa
sta accadendo nell’atmosfera e quali dovrebbero essere le
dimensioni dei provvedimenti che verranno presi da 194 paesi.
Per
favorire
la discussione, verranno proiettati alcuni brevi filmati
scelti per l’occasione.
Per informazioni e
chiarimenti:
Cell.: 328 1231030
(Benito Fiori)
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