martedì 14 aprile 2015

Osservazioni per CdS AIA centrale stoccaggio Bordolano

Il nostro coordinamento locale, unitamente ad altre associazioni e singoli cittadini, ha recentemente presentato delle osservazioni per la Conferenza dei Servizi richiesta dalla società Stogit con atti depositati presso la Provincia di Cremona in data 3 Marzo 2015. Lo stoccaggio di metano è infatti un'attività complessa; il metano è inoltre una risorsa energetica fossile non rinnovabile, un gas letale, ad effetto serra, climalterante. Sono stati perciò richiesti dei chiarimenti sugli aspetti amministrativi e procedurali. I "fondi pozzo" si vanno peraltro a collocare nelle immediate vicinanze di una sorgente sismogenica. Particolare attenzione al riguardo è stata richiesta dalla stessa Regione Lombardia, che ha evidenziato la necessità di un'attenta valutazione degli effetti delle attività di stoccaggio sull'ambiente circostante. Sono coinvolti 19 comuni, 2 province ed un ente parco (Parco Regionale Oglio Nord): un'area di estensione pari a circa 135 kmq, popolata da circa 60.000 abitanti. I documenti relativi al "progetto di stoccaggio di metano e centrale di Bordolano" di Stogit 2008 sono però stati presentati solamente presso il Comune di Bordolano, la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia. L'intero territorio coinvolto comprende edifici storici, edifici pubblici, infrastrutture rilevanti (ferrovie ed autostrade), poli commerciali e realtà produttive: nel raggio di 500 metri dall'impianto si trovano attività agricole, agrituristiche e di ristorazione. Allo stato attuale si è in attesa delle direttive applicative che devono far seguito agli "Indirizzi e linee guida per il monitoraggio della sismicità, delle deformazioni del suolo e delle pressioni di poro nell'ambito delle attività antropiche" emessi dal Ministero dello Sviluppo Economico nel Novembre 2014.  Trattandosi di attività a Rischio di Incidente Rilevante, sono necessari alcuni documenti ad oggi non presentati al Comune di Bordolano (Elaborato Rischio di Incidenti Rilevanti, Piani di Emergenza per il Cluster A e la centrale di stoccaggio) o non pubblicati (Piano di Emergenza del Cluster B). Altri aspetti da prendere in considerazione sono il rischio di liquefazione del suolo e le significative emissioni in atmosfera.

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