giovedì 25 settembre 2014
Via Lattea 2014
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giovedì 18 settembre 2014
Nutrire il pianeta è nutrire la pace
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mercoledì 17 settembre 2014
martedì 16 settembre 2014
RiCasa: quattro incontri sul recupero della casa
A Crema, tra il 18 Settembre ed il 9 Ottobre, si terranno quattro incontri sul recupero della casa ed il risparmio energetico. Le serate sono organizzate dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Crema in sinergia con
Ecosolution. Come Coordinamento locale del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori saremo presenti giovedì 18 Settembre alla prima serata, intitolata "La situazione di oggi: le ragioni della crisi". Con noi sarà presente anche Silvia Ronchi, urbanista del Centro di Ricerca sui Consumi del Suolo del Politecnico di Milano. Sul sito internet del Comune di Crema è disponibile il programma completo.
lunedì 15 settembre 2014
Il Trentino e gli orsi
Ha suscitato clamore, nei giorni scorsi, la notizia della morte dell'orsa Daniza, in Trentino, a seguito di una reazione ad una dose di narcottizante. La Guardia Forestale stava cercando di catturare l'animale dopo che questo aveva aggredito un cercatore di funghi il giorno di Ferragosto. Pubblichiamo l'opinione al riguardo del prof. Michele Corti, tratta dal sito www.ruralpini.it: nell'articolo si evidenziano altre conflittualità nella montagna trentina (in particolare del Parco Naturale Adamello Brenta), dalla realizzazione di nuove funivie al progetto di nuove piste da sci, per arrivare all'ipotizzata creazione di un grosso invaso artificiale che garantirà l'innevamento do oltre 70 km di piste.
sabato 13 settembre 2014
giovedì 11 settembre 2014
Appuntamenti FAI di Settembre
Ricordiamo i prossimi appuntamenti FAI di settembre, a partire da domenica 14: “Come un piccolo cammino di Santiago de Compostela”, da Cascina Stella a Castelleone (ritrovo ore 14,30) escursione all’oratorio di San Giacomo, visita all’Ecomuseo e al Bosco didattico – locandina allegata.
Domenica 21 settembre parteciperemo alla Festa del Volontariato a Cremona, con un banco FAI in via Baldesio per tutta la giornata;
Domenica 28 settembre aderiremo al progetto nazionale FAI Via Lattea organizzando il circuito ciclopedonale “Le terre dei Gonzaga” ad Isola Dovarese e nel Parco Oglio Sud – informazioni qui: http://www.faivialattea.it/ percorsi/domenica-28- settembre-4-circuito-le-terre- dei-gonzaga/
mercoledì 10 settembre 2014
Nutrire Cremona - Settembre 2014
Torna l'appuntamento dopo la pausa del mese di agosto,
con "Nutrire Cremona" il mercato dei contadini e degli artigiani locali
che raccontano e vendono direttamente i loro prodotti.
L'evento si terrà Domenica 14 settembre dalle ore 9.30 alle ore 16.00 presso Palazzo Cattaneo in Via Degli Oscasali, 2 a Cremona con il seguente programma:
ore 10.30 - laboratorio didattico per bambini
ore 12.00 - aperitivo equosolidale
dalle ore 13.00 possibilità di pranzare all'Osteria del Mercato
ore 15.00 - laboratorio "Le forme del latte"
L'evento si terrà Domenica 14 settembre dalle ore 9.30 alle ore 16.00 presso Palazzo Cattaneo in Via Degli Oscasali, 2 a Cremona con il seguente programma:
ore 10.30 - laboratorio didattico per bambini
ore 12.00 - aperitivo equosolidale
dalle ore 13.00 possibilità di pranzare all'Osteria del Mercato
ore 15.00 - laboratorio "Le forme del latte"
martedì 9 settembre 2014
Nel Cremasco un idroelettrico non sempre sostenibile
L’ansa che l’Adda forma nei
pressi di Gombito, piccolo paese rivierasco della Provincia di Cremona,
costituisce un ambiente singolare: il tratto di fiume interessato è lungo circa
4,5 chilometri ed il lembo di terra sotteso, nella sua parte più stretta,
misura solamente 200 metri. Proprio in questo tratto di fiume Edison SpA
intende realizzare una centrale idroelettrica, prevedendo un “taglio di
meandro” che ridurrebbe di circa il 70% il flusso d’acqua nei 4,5 chilometri
compresi tra captazione e rilascio. Verrebbe garantito, in sostanza, il solo
Deflusso Minimo Vitale (DMV). Attraverso la creazione di uno sbarramento le
acque verrebbero convogliate in un canale di presa che le rilascerebbe a valle
dell’ansa fluviale, ad una quota inferiore di circa tre metri.
Alcune delle problematiche
connesse alla realizzazione dell’opera sono analoghe a quelle che si
prospettano per la centrale progettata una trentina di chilometri più a valle,
tra i comuni di Crotta d’Adda e Castelnuovo Bocca d’Adda (rispettivamente in
provincia di Cremona e Lodi), di cui ci siamo già occupati come coordinamento
locale del Forum Nazionale Salviamo il
Paesaggio, Difendiamo i Territori. Stiamo parlando del rallentamento della
corrente dovuto allo sbarramento (con modifiche dell’habitat della fauna ittica
e della flora), dell’innalzamento della falda nei terreni a monte di
quest’ultimo (con conseguenze sull’attività agricola, settore fondamentale dell’economia
locale) e dell’aumento del livello del fiume nel tratto che precede lo
sbarramento, pari a circa 1,80 metri. Riguardo a quest’ultimo aspetto occorre
evidenziare come i corsi d’acqua interessati siano due: oltre all’Adda (per un
tratto di circa 5 km), anche il fiume Serio (per un tratto di circa 4 km), che
sfocia nel primo a meno di due chilometri di distanza dal sito dove si intende
realizzare la traversa.
Quella del taglio di meandro
è una dinamica caratteristica degli ambienti fluviali che si compie
naturalmente nel corso dei secoli: ricrearla artificialmente tramite la
realizzazione di un canale significa modificare l’assetto del territorio
rischiando di far diventare i 4,5 chilometri dell’Adda interessati poco più di
una grossa lanca (i rami fluviali abbandonati dal corso d’acqua principali,
caratterizzati di acque pressoché stagnanti). In questo tratto si può
ipotizzare un conflitto tra l’approvvigionamento idrico per fini di produzione
energetica ed agricola, in considerazione del contestuale ricorso di
quest’ultima a colture che necessitano di grosse quantità d’acqua (è il caso
del mais, ampiamente diffuso in zona). Inoltre nei pressi di Gombito confluisce
nell’Adda un tratto del Serio Morto: il drastico calo della portata del fiume
porterebbe ad un aumento della concentrazione degli inquinanti tra il centro
abitato ed il punto di rilascio dell’acqua. Bisogna evidenziare infine che a
Gombito è stato realizzato un attracco fluviale che ha usufruito dell’erogazione
di fondi pubblici: la navigazione all’interno dell’ansa verrebbe preclusa dalla
realizzazione dell’impianto (Edison ha proposto di spostare l’attracco a
proprie spese).
I Comuni di Bertonico (in
Provincia di Lodi, nel cui territorio ricade l’opera progettata), Gombito,
Montodine e Ripalta Arpina (in provincia di Cremona) hanno manifestato la
propria opposizione evidenziando, oltre agli aspetti già citati, anche il
rischio idraulico dovuto alla creazione di un invaso del quale non si conosce
il comportamento né la capacità di smaltimento della riserva idrica in caso di
piena improvvisa legata a fenomeni meteorologici di elevata intensità, sempre
più frequenti in questi ultimi anni. Sono state perciò richieste la proroga
della scadenza dei termini dell’istruttoria di procedura di Valutazione di
Impatto Ambientale (VIA) e la partecipazione alla futura conferenza dei servizi,
con coinvolgimento delle Provincie di Cremona e Lodi.
La scelta di orientarsi
verso la produzione di energia idroelettrica, di per sé apprezzabile, presenta
delle forti criticità quando va ad alterare l’assetto idrogeologico e
morfologico del territorio fluviale. Sono più che mai necessarie delle linee
guida ed una pianificazione energetica che escludano dinamiche speculative
(questi impianti godono di contributi pubblici) affinché si realizzino centrali
sostenibili che corrispondano all’effettiva necessità di energia pulita.
Nella sola Provincia di
Cremona le richieste sono trentotto, di cui diciotto in fase istruttoria: vi
sono però anche impianti che competono territorialmente alle province
confinanti (quella di Lodi nei due casi citati di Castelnuovo Bocca d’Adda e
Bertonico) i cui effetti sul territorio provinciale sarebbero significativi.
Alcune di queste richieste hanno incontrato l’opposizione dei cittadini: oltre
a questi due casi, rimanendo nell’area Cremasca, si possono citare quelli di
Rivolta d’Adda e della Palata Menasciutto.
A Rivolta d’Adda sono stati
presentati due progetti. Il primo interessava la sponda sinistra ed è stato
definitivamente archiviato per motivi di sicurezza idraulica e di mancato
inserimento ambientale. Il secondo interessa la sponda destra: in questo caso non
vi è stata contrarietà della Giunta Comunale ma della sola opposizione
consiliare, che lamenta i rischi evidenziati da precedenti esondazioni avvenute
in zona (2002) e dalla presenza, in prossimità della briglia in progetto, di un
ponte che, secondo alcuni tecnici, potrebbe risentire negativamente della
realizzazione dell’impianto. Quest’ultima centrale è in attesa
dell’autorizzazione regionale.
L’impianto di Palata
Menasciutto interessa ben quattro Comuni situati sulle rive del Serio: Casale
Cremasco, Pianengo, Sergnano e Ricengo. Tra i promotori della centrale, che
verrebbe realizzata lungo il corso del fiume Serio, vi è proprio il Parco del
Serio. Il Comitato Salviamo il
Menasciutto ha evidenziato come diverse norme del regolamento del Parco
stesso verrebbero aggirate, ad esempio il divieto di realizzare attività
produttive, di ampliare la viabilità esistente, di procedere con lavori
impattanti, di modificare il regime delle acque, di creare luce e rumori. Ma
l’aspetto più contestato è il divieto di realizzare nuove strutture: se il
Parco ha evidenziato che la centralina si collocherebbe pochi metri al di fuori
dei confini dell’area protetta, il Comitato ha ribattuto che strutture come
l’edificio di contenimento delle turbine verrebbero realizzate lungo il corso
d’acqua. La Palata Menasciutto è tutelata anche dall’istituzione di una Riserva
Naturale. L’ultimo passo compiuto dal Comitato è stato il ricorso ai difensori
civici provinciale e regionale, che hanno chiesto di rivedere le procedure
avviate dalla Provincia di Cremona. Da parte sua il Parco ha avviato una
verifica interna sulle procedure seguite. Insomma, anche in questo caso, un
fronte aperto.
Salviamo
il Paesaggio, Difendiamo i Territori
Coordinamento
Cremonese, Cremasco, Casalasco
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giovedì 4 settembre 2014
lunedì 1 settembre 2014
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