giovedì 17 aprile 2014

Audizione in Regione Lombardia

Giovedì 10 aprile 2014, il coordinamento dei comitati lombardi di Salviamo il Paesaggio, ha partecipato a un’audizione consultiva richiesta della Regione, nello specifico da un apposito gruppo di lavoro istituito dalla V commissione Territorio e infrastrutture, coordinato dal Consigliere Cremasco AGOSTINO ALLONI.  Era presente in rappresentanza del Comitato Cremasco/Cremonese di SiP, FRANCESCO TORRISI.
 L’argomento dell’audizione verteva sull’opportunità di una revisione della legge regionale 12/2005, la legge che disciplina la pianificazione territoriale nei vari livelli amministrativi. La regione sta valutando le 4 proposte di revisione presentate dai partiti che compongono il consiglio lombardo oltre quella di iniziativa della Giunta, ed ha ritenuto opportuno convocare le associazioni ambientaliste al fine di ascoltare le proposte dei cittadini.
Ringraziando per l’occasione di confronto, i nostri relatori, Giuliana Cislaghi e Massimo Soldarini, hanno elencato quelli che a nostro avviso sono i punti cardine per garantire un concreto ed effettivo arresto del consumo di suolo, particolarmente importante per il territorio della nostra Regione, che ha terre tra le più fertili in assoluto e contribuisce per il 16 % al prodotto agroalimentare nazionale.
In particolare riteniamo che sia necessaria una puntuale e completa informazione ai cittadini sui dati reali del consumo di suolo, comprendendo le previsioni su suoli liberi dei PGT (Piani di Governo del Territorio) adottati, ciò in quanto tali dati sono imprescindibili per consentire una programmazione territoriale avveduta. A tale proposito abbiamo chiesto una precisa valutazione del patrimonio edilizio inutilizzato, sia abitativo che industriale (Censimento del cemento), da mettere in relazione con l’andamento demografico degli ultimi 10 anni. Sul tema continua la sollecitazione di SiP Cremasco nei confronti della Giunta di Crema perché arrivi a conclusione il Censimento così come deliberato dal Consiglio Comunale ormai due anni fa.
Abbiamo ricordato che, gli auspicabili processi di rigenerazione urbana e di riqualificazione di aree urbane degradate, nonché di quelle ad uso produttivo dismesse o sottoutilizzate, non devono prescindere da una rigorosa valutazione dello stato di inquinamento esistente. Per tanto è necessario che tutti gli atti dei PGT vengano sottoposti a VAS e non soltanto il Documento di Piano come avviene tuttora.
Non meno importante è far entrare nel computo del consumo di suolo dei singoli Comuni, anche le opere infrastrutturali di interesse sovra comunale (strade, cave estrattive, linee ferroviarie, ecc.), che spesso divengono l’apripista per un nuovo consumo di suolo.
Abbiamo rimarcato la necessità di procedere con programmazioni territoriali per aree vaste ed omogenee, individuando nel concetto di Bio-territorio l’area di un intervento coordinato di gestione e programmazione territoriale. La programmazione territoriale per singoli comuni è ormai superata e spesso controproducente e abbiamo espresso la nostra assoluta contrarietà a che i Piani urbanistici di qualsiasi livello prevalgano sulla programmazione territoriale delle aree protette.
Inoltre, abbiamo chiesto che le associazioni possano direttamente interagire con l’Osservatorio sul consumo di suolo, che una delle proposte di legge in esame propone di rendere più incisivo e costante nel monitorare il processo di urbanizzazione in relazione anche al rispetto della norme che regolano il governo del territorio, ciò al fine di verificare annualmente l’effettiva efficacia della legge, con il fondamentale contributo di chi risiede e vive in un territorio, le associazioni dei cittadini appunto.
Sulla norma transitoria, che consentirebbe ai comuni di operare con la normativa vigente fin tanto che la nuova legge non entri in vigore, abbiamo dichiarato la nostra netta contrarietà, chiedendo di abbreviare i tempi di attuazione della legge laddove possibile e di fermare nuove autorizzazioni edificatorie. Infine, essendo state ritirate le proposte del Partito Democratico e del Movimento 5 stelle per apportare aggiornamenti, abbiamo chiesto di poter visionare le proposte aggiornate, chiedendo una ulteriore audizione per dare il nostro contributo e consolidare il processo partecipativo che la Regione ha avviato.

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