Giovedì 10 aprile 2014, il coordinamento
dei comitati lombardi di Salviamo il Paesaggio, ha partecipato a
un’audizione consultiva richiesta della Regione, nello specifico da un
apposito gruppo di lavoro istituito dalla V commissione Territorio e
infrastrutture, coordinato dal Consigliere Cremasco AGOSTINO ALLONI. Era presente in rappresentanza del Comitato Cremasco/Cremonese di SiP, FRANCESCO TORRISI.
L’argomento
dell’audizione verteva sull’opportunità di una revisione della legge
regionale 12/2005, la legge che disciplina la pianificazione
territoriale nei vari livelli amministrativi. La regione sta valutando
le 4 proposte di revisione presentate dai partiti che compongono il
consiglio lombardo oltre quella di iniziativa della Giunta, ed ha
ritenuto opportuno convocare le associazioni ambientaliste al fine di
ascoltare le proposte dei cittadini.
Ringraziando
per l’occasione di confronto, i nostri relatori, Giuliana Cislaghi e
Massimo Soldarini, hanno elencato quelli che a nostro avviso sono i
punti cardine per garantire un concreto ed effettivo arresto del consumo
di suolo, particolarmente importante per il territorio della nostra Regione, che ha terre tra le più fertili in assoluto e contribuisce per il 16 % al prodotto agroalimentare nazionale.
In
particolare riteniamo che sia necessaria una puntuale e completa
informazione ai cittadini sui dati reali del consumo di suolo,
comprendendo le previsioni su suoli liberi dei PGT (Piani di Governo del
Territorio) adottati, ciò in quanto tali dati sono imprescindibili per
consentire una programmazione territoriale avveduta. A tale proposito
abbiamo chiesto una precisa valutazione del patrimonio edilizio
inutilizzato, sia abitativo che industriale (Censimento del cemento), da
mettere in relazione con l’andamento demografico degli ultimi 10 anni. Sul
tema continua la sollecitazione di SiP Cremasco nei confronti della
Giunta di Crema perché arrivi a conclusione il Censimento così come
deliberato dal Consiglio Comunale ormai due anni fa.
Abbiamo
ricordato che, gli auspicabili processi di rigenerazione urbana e di
riqualificazione di aree urbane degradate, nonché di quelle ad uso
produttivo dismesse o sottoutilizzate, non devono prescindere da una
rigorosa valutazione dello stato di inquinamento esistente. Per tanto è
necessario che tutti gli atti dei PGT vengano sottoposti a VAS e non
soltanto il Documento di Piano come avviene tuttora.
Non
meno importante è far entrare nel computo del consumo di suolo dei
singoli Comuni, anche le opere infrastrutturali di interesse sovra
comunale (strade, cave estrattive, linee ferroviarie, ecc.), che spesso
divengono l’apripista per un nuovo consumo di suolo.
Abbiamo
rimarcato la necessità di procedere con programmazioni territoriali per
aree vaste ed omogenee, individuando nel concetto di Bio-territorio
l’area di un intervento coordinato di gestione e programmazione
territoriale. La programmazione territoriale per singoli comuni è ormai
superata e spesso controproducente e abbiamo espresso la nostra assoluta
contrarietà a che i Piani urbanistici di qualsiasi livello prevalgano
sulla programmazione territoriale delle aree protette.
Inoltre,
abbiamo chiesto che le associazioni possano direttamente interagire con
l’Osservatorio sul consumo di suolo, che una delle proposte di legge in
esame propone di rendere più incisivo e costante nel monitorare il
processo di urbanizzazione in relazione anche al rispetto della norme
che regolano il governo del territorio, ciò al fine di verificare
annualmente l’effettiva efficacia della legge, con il fondamentale
contributo di chi risiede e vive in un territorio, le associazioni dei
cittadini appunto.
Sulla
norma transitoria, che consentirebbe ai comuni di operare con la
normativa vigente fin tanto che la nuova legge non entri in vigore,
abbiamo dichiarato la nostra netta contrarietà, chiedendo di abbreviare i
tempi di attuazione della legge laddove possibile e di fermare nuove
autorizzazioni edificatorie. Infine, essendo state ritirate le proposte
del Partito Democratico e del Movimento 5 stelle per apportare
aggiornamenti, abbiamo chiesto di poter visionare le proposte
aggiornate, chiedendo una ulteriore audizione per dare il nostro
contributo e consolidare il processo partecipativo che la Regione ha
avviato.
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