martedì 30 aprile 2013

Assemblea nazionale Sabato 4 Maggio a Bologna

Sabato 4 Maggio a Bologna, dalle 9:30 alle 18 allo spazio Senza Filtro in zona Fiera (via Stalingrado), si terrà l'Assemblea Nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori. Sul sito nazionale sono disponibili il programma della giornata ed informazioni varie: è inoltre possibile iscriversi on-line. Noi ci stiamo organizzando per partecipare e sicuramente alcuni di noi saranno presenti: se siete interessati comunicatecelo! 

lunedì 29 aprile 2013

Eventi di Maggio

Segnaliamo alcuni appuntamenti previsti per il mese di Maggio in occasione dei quali sarà possibile visitare aree e monumenti di particolare interesse storico e naturalistico presenti nel nostro territorio.

Mercoledì 1.5, come da tradizione, verranno aperte le porte del complesso monastico di San Sigismondo a Cremona.

Domenica 5.5 all'Acquario del Po di Motta Baluffi si terrà la Festa della Riserva Naturale Lanca di Gerole.

Domenica 19.5 presso la Riserva Naturale Le Bine, nei comuni di Calvatone e Acquanegra sul Chiese (MN), si terrà la Festa delle Oasi WWF.

Durante tutto il mese di Maggio inoltre si terranno le Giornate dei Castelli, in occasione delle quali verranno organizzate visite guidate nei centri di Pandino, Crema, Soncino, Pizzighettone, Torre de' Picenardi, Tornata, Castelponzone, San Giovanni in Croce, Casteldidone.

Il fiume Po lungo la Riserva Naturale Lanca di Gerole



domenica 28 aprile 2013

Trescore Cremasco: nasce "Avvelenati senza volerlo"

La Provincia di Cremona è in testa in Italia per numero di centrali a biogas e biomasse: erano 135 quelle già autorizzate alla data del 27 Settembre 2012. C'è però chi vuole approfondire la conoscenza sui rischi e sulle controindicazioni derivanti da una così massiccia presenza di tali impianti. A Trescore Cremasco si è da poco costituito il comitato Avvelenati senza volerlo: in paese si è già creato un caso a seguito dell'identificazione da parte dei Carabinieri di alcuni componenti che assistevano - con atteggiamento composto, secondo quanto riferito dalla stampa locale - al Consiglio Comunale. Il comitato ha convocato un assemblea pubblica per il prossimo Martedì 7 Maggio. Di seguito il volantino dell'evento ed il testo della proposta di mozione sulle Fonti di Energia Rinnovabile (FER) in ambito agricolo che abbiamo presentato circa un anno fa a tutti i sindaci della Provincia (e che è stata accolta da 6 comuni).


Gentili signori sindaci, presidenti dei consigli comunali, capi gruppo e consiglieri tutti,

vi scriviamo come articolazione locale della rete nazionale Salviamo il paesaggio- Difendiamo i territori, alla quale ad ora, in tutta Italia,  hanno aderito 588 associazioni/comitati e migliaia di cittadini. Trovate in allegato una bozza di mozione che vi chiediamo di porre all’ordine del giorno, discutere ed approvare quanto prima vi fosse possibile. Con il documento che portiamo alla vostra attenzione abbiamo voluto interpretare le preoccupazioni di molti residenti della nostra Provincia i quali vedono non senza sconcerto che sempre più terra fertile viene sottratta alla sua naturale(e tradizionale)  vocazione di produttrice di alimenti per uomini ed animali con devastanti conseguenze anche sul paesaggio rurale. Imprese e società interessate alla produzione elettrica da energie rinnovabili ed alla mera speculazione finanziaria sempre più frequentemente sottraggono campi ad agricoltori ed allevatori o per farne distese di silicio o per coltivarli a “carburante”.  Pienamente convinti che si debba perseguire con decisione la strada della riduzione di emissioni atmosferiche inquinanti, pensiamo che ciò non debba avvenire a scapito di una risorsa sempre più scarsa e preziosa quale il suolo. Il contenimento dei consumi, l’utilizzo di superfici edificate e di aree già compromesse, oltre che un’accurata gestione di scarti, reflui e rifiuti consente, allo stato attuale delle conoscenze tecnologiche, di perseguire agevolmente l’obbiettivo concordato con l’Unione Europea di un significativo abbattimento delle emissioni di CO2.
Politica energetica,  tutela del paesaggio e sostegno del settore agricolo competono certo in primo luogo al governo nazionale ed alle istituzioni regionali : il ministro Catania introducendo l’art. 65 nel cosiddetto decreto liberalizzazioni , per parte sua ha voluto porre un freno al dilagare dei “campi” fotovoltaici e come forum nazionale gli abbiamo espresso il  nostro apprezzamento (http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/02/la-nostra-lettera-al-ministro-dellagricoltura-mario-catania/ ). Molto altro resta da fare: Regione Lombardia e Provincia di Cremona potranno giocare un ruolo importante nell’imminenza dell’emanazione delle nuove linee guida per gli impianti da fonti di energia rinnovabile (FER) e una parte di rilievo può competere anche alle amministrazioni locali le cui opinioni non possono essere ignorate. Per questo vi chiediamo di procedere rapidamente alla stesura di un Regolamento comunale per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “ e di inviare una lettera al Presidente Formigoni ed al presidente Salini nella quale esprimiate una posizione decisamente contraria al consumo di suolo fertile e coltivabile, a danno degli operatori rurali e ad esclusivo vantaggio della speculazione.
Certi che volgiate accogliere questa nostra richiesta, restiamo in attesa di un vostro cortese cenno di riscontro e porgiamo distinti saluti.
 COORDINAMENTO CREMONESE, CREMASCO E CASALASCO





TUTELA DEL PAESAGGIO RURALE E DELL’ATTIVITA AGRICOLA : MOZIONE DI IMPEGNO PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE INSTALLAZIONI DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI E A BIOMASSA SUL TERRITORIO COMUNALE
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………
·         Ritiene che  la terra fertile sia  un bene comune, scarso eprezioso
·         Considera preciso dovere delle istituzioni locali  tutelare quella “parte di territorio il cui carattere deriva dall’azione di fattori umani e naturali e dalle loro interrelazioni” che la Convenzione europea  (art.1) definisce come “paesaggio”
·         Rileva  il grave pregiudizio arrecato ai redditi derivanti dall’attività agricola e di allevamento dal diffondersi di pratiche speculative connesse al pur auspicabile sviluppo di impianti per la produzione di energie da fonti rinnovabili
                              
Assume pertantoformale impegno di predisporre ed approvare unRegolamento per il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili “ nel quale, tra l’altro
·         Si impedisca l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra in aree naturali verdi a qualsivoglia titolo protette (Plis inclusi) e in zone individuate dal PGT e dal PTCP  come “ambiti agricoli strategici”.
·         Si impedisca – a fronte del quadro normativo presente - la costruzione di <<serre finte>>, erette al solo fine di percepire gli incentivi abbinati alle coperture fotovoltaiche.
·         Si limitino le dimensioni degli impianti a biomassa alle necessità energetiche ed alla quantità di rifiuti, scarti e reflui dell’azienda agricola proponente,in sintonia con quanto raccomandato dal Parlamento europeo con risoluzione del 12 marzo 2008 laddove si invitavano gli stati membri a “non mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare della popolazione”( art.17) ed a privilegiare “la produzione di biogas basata sull’effluente di allevamento animale, fanghi e rifiuti animali e organici” (art.20).
IL CONSIGLIO COMUNALE DI …………si impegna altresì
A presentare ISTANZA SCRITTA al Presidente delle Provincia di Cremona ed al Presidente della Regione Lombardia, affinché le istituzioni da loro presiedute operino per le rispettive competenze in tema di  Fonti da Energia Rinnovabile (FER) nel pieno rispetto di una logica di sostenibilità, così come definita nel 1987 dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite.Uno sconsideratouso del suolo da parte delle generazioni attuali, non può che compromettere irrimediabilmente la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie necessità: una risorsa naturale, limitata e vitale,  come la terra fertile va preservata, tutelata e valorizzata .

sabato 27 aprile 2013

Legambiente contro l'ubicazione del canile del Cremasco

Legambiente Alto Cremasco ha diffuso una comunicazione in cui viene criticata l'ipotesi di realizzare un canile a servizio dell'area cremasca in comune di Pieranica, in prossimità del PLIS dei Fontanili. Un canile a servizio di 53 comuni ha un impatto certamente non trascurabile. Si tratta inoltre di un'attività difficilmente compatibile con la destinaziona agricola dell'area interessata, inclusa negli ambiti agricoli strategici del PTCP. Pur riconoscendo la comodità di un canile a servizio del Cremasco ci chiediamo, anche a fronte del rilevante impegno economico previsto, se non sia possibile convenzionare i 53 comuni con strutture ancora insature presenti nelle zone confinanti oppure reperire aree già urbanizzate in aree idonee allo scopo.

Il fontanile Seredei, in prossimità dell'area dove si intende realizzare il canile

Il circolo Legambiente Alto Cremasco esprime il suo più netto dissenso rispetto alla scelta di ubicare il canile  del cremasco a Pieranica, in un’area ai confini con Capralba, a ridosso dell’incrocio verso Farinate  lungo la strada provinciale di collegamento Pieranica Vailate. Si tratta di una zona rurale di grande pregio, collocata nella fascia delle risorgive, inserita negli ambiti agricoli strategici del PTCP della provincia di Cremona, inclusa nel proposto PLIS dei fontanili di Pieranica e a pochissimi metri dal già istituito e riconosciuto Plis dei Fontanili di Capralba. Il luogo sul quale si progetta di costruire il canile è  letteralmente circondato da fontanili (v. immagine allegata) e in virtù delle tutele riservate ai capofonte  (e ai primi 200 metri di asta del canale emissario) dal vigente PTCP  (e PTR) riesce difficile immaginare una soluzione praticabile per gli scarichi, in assenza di ogni possibile collegamento con la rete fognaria. Come indicato dallo stesso PGT vigente di Pieranica (Norme geologiche) i terreni inclusi nell’area indicata dall’assemblea dei soci SCRP come adatta ad ospitare il canile sono caratterizzati da vulnerabilità idrogeologica molto alta e sono quindi “da salvaguardare per i valori ambientali in essa presenti e come riserva idrica>.  In aree a elevata vulnerabilità idrogeologica la normativa nazionale e regionale, pienamente recepita da quella locale, prescrive particolari cautele nell’edificazione e nella movimentazione della terra e impone che l’erezione di manufatti sia <<assentibile solo a condizione di accompagnare ogni progetto con indagini geognostiche in situ e con relazione geologica, geotecnica ed idrogeologica che determini la condizione locale della falda e le caratteristiche di portanza ed i cedimenti attesi, le modalità di scarico delle acque bianche e nere e quelle di aggottamento della falda>>; anche  l’autorizzazione di un eventuale pozzo deve essere sottoposta a VIA, ai sensi della DGR 29.12.99 n. 6/47582 e non può che stupire che SCRP avanzi addirittura l’ipotesi di consentire al   soggetto  gestore  di  esercitare  ulteriori  attività compatibili  con  il  servizio  richiesto  quali l’attività  di  cimitero  per  animali  di  affezione.

La faccenda del canile si sta trascinando oramai da molto tempo e come associazione e come cittadini non possiamo che rimanere sconcertati a fronte della soluzione ora proposta. Si tratta di una soluzione che consuma una preziosa risorsa collettiva quale è il suolo agricolo, che determina un impatto non sostenibile in un’area di pregio ambientale e che, non ultimo da considerare, prevede costi assai rilevanti destinati a gravare sull’intera popolazione del cremasco.  Non possiamo credere che con spirito di collaborazione e serietà di indagine non sia possibile individuare nell’ampio territorio dei 53 comuni aderenti a SCRP un area già compromessa, edificata, urbanizzata, abbandonata, dismessa – e che siano abbondanti è sotto gli occhi di tutti!- o anche solo parzialmente non utilizzata  che possa essere adatta allo scopo e che possa richiedere un investimento di gran lunga inferiore ai 750 mila euro previsti per la soluzione Pieranica.
Esprimiamo in ultimo l’auspicio che del lavoro di istruttoria, analisi e valutazione della scelta per l’ubicazione del canile si possa trovare a breve traccia  sul sito web della SCRP e su quelli delle numerose amministrazioni locali coinvolte: crediamo, infatti, ci debba essere  il massimo livello di  trasparenza possibile in questa come in tutte le altre vicende che riguardano l’ambiente e la vita dei cittadini.

Grazie per l’attenzione
Circolo Legambiente Altocremasco

mercoledì 24 aprile 2013

Eventi del ponte - 25 Aprile

Mercoledì 24 Aprile alle ore 20 presso il C.S.A. Dordoni di via Mantova 7 a Cremona si terrà la cena di autofinanziamento del neonato Comitato Anti Sfratti. Quella degli sfratti è una tematica drammaticamente attuale in tempi di crisi economica. Ricordiamo che, a fronte degli sfratti, l'ultima stima per la città di Cremona parla di circa 2000 appartamenti nuovi.


Giovedì 25 Aprile a Castelponzone (Scandolara Ravara) il FAI Giovani di Cremona organizzerà SeMiScambi, giornata di scambio di semi ed altre idee verdi. Sono previste anche visite guidate al paese di Castelponzone (certificato tra i borghi più belli d'Italia) ed escursioni in bicicletta all'Acquario del Po di Motta Baluffi ed alla cascina con orto biologico di Cingia de' Botti.


Vi auguriamo una buona Festa della Liberazione!

martedì 23 aprile 2013

Morbasco Sud: incoerenze nell'iter autorizzativo

Nell'attesa dell'approvazione definitiva della variante generale del PGT di Cremona, cui abbiamo contribuito presentando alcune osservazioni, facciamo un passo indietro grazie al gruppo Luci, che ha pubblicato la risposta inviata da Regione Lombardia a seguito di una richiesta di chiarimento riguardo all'iter autorizzativo del PII Morbasco Sud. Ne risulta che in occasione di questo ennesimo episodio di consumo di territorio, realizzato anche attraverso modifiche al Piano Geologico e al perimetro del PLIS del Po e del Morbasco, non sia stato richiesto agli uffici regionali il necessario parere di compatibilità idraulica delle previsioni dello strumento urbanistico. Una carenza del PGT vigente che ha indotto la Regione a suggerire al Comune forme di autotutela.

Bosco nei pressi dell'area Morbasco Sud

lunedì 22 aprile 2013

Mais alle aflatossine

Tre amministratori di comuni della Provincia di Cremona hanno inviato nei giorni scorsi ad alcuni consiglieri della Regione Lombardia la richiesta di presentare un'interpellanza onde approfondire la decisione, frutto di un accordo tra le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, di bruciare il mais alle aflatossine nei digestori. Al riguardo riportiamo l'intervento del prof. Stefano Montanari, direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostic di Modena, pubblicato dal blog Il Journal. Richieste per utilizzare il mais sono già state inviate relativamente ad alcuni impianti di Castelleone, Genivolta, Grontardo e Torre de' Picenardi.


sabato 20 aprile 2013

Marcia per la terra


Domenica 21 Aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, il Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori propone, in varie regioni d'Italia, una manifestazione a salvaguardia dei terreni liberi e fertili rimasti. Sul sito del forum sono disponibili i programmi nelle varie regioni.




venerdì 19 aprile 2013

Aria e sottosuolo, quale futuro per il Soresinese ed il territorio lombardo

Pubblichiamo la comunicazione ricevuta dal Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia. Come sapete nei mesi scorsi ci siamo occupati dei progetti di stoccaggio del gas nel territorio cremonese e cremasco. Ricordiamo che lo scorso 10 Aprile a Crema è stato firmato un protocollo d'intesa tra la Provincia ed i comuni interessati per la trattativa con la Stogit relativamente al riequilibrio ambientale legato alla compensazione per l'aumento di pressione degli stoccaggi esistenti di Sergnano e Ripalta Cremasca. 
 
Venerdì 19 aprile 2013 alle ore 21 si terrà presso la biblioteca comunale di Soresina l'incontro dibattito su: Aria e Sottosuolo, quale futuro per il soresinese ed il territorio lombardo". Intervengono Ezio Corradi e l'ing. Giacomo Cangini.

Con l'occasione si parlerà dei progetti che interessano il territorio anche nel sottosuolo come gli stoccaggi di metano.

Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia

giovedì 18 aprile 2013

L'Italia cambia strada

Il Coordinamento dei Comitati contro le Autostrade Cr-Mn e Ti-Bre, Salviamo il paesaggio Cremonese, Cremasco e Casalasco e il Coordinamento Comitati ambientalisti Lombardia aderiscono alla manifestazione nazionale

L’Italia cambia strada
manifestazione per la Mobilità Nuova
MILANO 4 MAGGIO 2013
con partenza alle ore 14,30 dal piazzale della Stazione Centrale

E VI INVITANO A PARTECIPARE ALLA RIUNIONE INDETTA PER IL GIORNO

MERCOLEDI' 24 APRILE
ALLE ORE 20,45
PRESSO LA SALA CIVICA DI PIADENA
IN VIA ALDO MORO

per PARLARE DEI CONTENUTI e  DEGLI OBIETTIVI  della manifestazione e per organizzare la partecipazione a questo importante evento. Dalla buona riuscita di questa manifestazione potrà venire un contributo importante all'avvio di quella fase di cambiamento che ha in un diverso modello economico, e quindi in una mobilità nuova e sostenibile, il suo asse portante.

Di segutio il NOSTRO COMUNICATO.

Per vostra informazione, questi gli orari del treno per Milano:

ANDATA
Piadena ore 11,12 - Cremona 11,30 - Pizzighettone-Ponte d'Adda 11,42 - Milano stazione centrale ore 12,40
oppure
Piadena ore 13,12 - Cremona 13,30 - Pizzighettone-Ponte d'Adda 13,42 - Milano stazione centrale ore 14,40

RITORNO
Milano stazione centrale ore 17,15 - Pizzighettone-Ponte d'Adda 18,06 - Cremona 18,18 - Piadena ore 18,36
oppure
Milano stazione centrale ore 18,20 - Pizzighettone-Ponte d'Adda 19,11 - Cremona 19,26 - Piadena ore 19,46


domenica 14 aprile 2013

Settimana del sottosuolo

LA SETTIMANA DEL SOTTOSUOLO
15-20 aprile 2013
Promossa dall’Associazione Cremona Sotterranea
Con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona
Con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Cremona
In collaborazione con Italia Sotterranea
Inaugurazione mostra elaborati grafici riguardanti i canali sotterranei del
centro storico della città di Cremona
LA CITTA’ E IL SUO SOTTOSUOLO
Lunedì 15 aprile 2013 ore 17.00
Sala Archivio di Stato
Via Antica Porta Tintoria n.2
Programma
Ore 17.00 – Introduzione e messaggio di benvenuto
Ore 17.15 – La settimana del sottosuolo, incontri ed esposizione disegni degli antichi canali
Ore 17.45 – I sotterranei dei palazzi della Provincia di Cremona
Ore 18.15 – Gli ipogei nel centro storico di Cremona
Ore 18.45 – Gli antichi mulini sulla Cremonella
Incontro con Cremona Sotterranea e altre Associazioni
ESPERIENZE DI SPELEOLOGIA URBANA
Giovedì 18 aprile 2013 ore 17.00
Sala Archivio di Stato
Via Antica Porta Tintoria n.2
Programma
Ore 17.00 – Introduzione e messaggio di benvenuto
Ore 17.15 – Esperienze di speleologia urbana a Cremona
Ore 17.45 – Esperienze di speleologia urbana a Brescia e Milano
Ore 18.15 – Esperienze di speleologia urbana a Soncino e in Italia
Ore 18.45 – Conclusioni e dibattito
Convegno e incontro dibattito nell’ambito della Settimana del Sottosuolo
DI CHI È IL SOTTOSUOLO?
Sabato 20 aprile 2013 ore 09.30
Sala Puerari - Museo civico Ala Ponzone di Cremona
Via Ugolani Dati n. 4
Programma
Ore 09.30 – Introduzione e messaggio di benvenuto
Ore 09.45 – Di chi è il sottosuolo?
Diritti reali, servitù, usucapione, ….
Ore 10.00 – Documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Cremona riguardanti il sottosuolo
Ore 10.15 – Casi particolari nel territorio del Comune di Cremona (canali e locali sotterranei)
Ore 10.45 – Il Naviglio della città di Cremona alimentatore dei canali sotterranei e a cielo aperto
attraversanti l’area urbana
Ore 11.00 – Accedere al sottosuolo in sicurezza
Ore 11.15 – Ispezione, monitoraggio e messa in sicurezza del sottosuolo: esperienze attuali e
passate (progetto casa forte casa)
Ore 11.45 – Conclusioni e dibattito

venerdì 12 aprile 2013

Agricoltura, carbonio e acque superficiali


Nei giorni scorsi l'Istituto Superiore per la Protezione dell'Ambiente (ISPRA) ha reso pubblico il Rapporto Pesticidi 2013, con dati aggiornati al 2010. La percentuale delle acque superficiali contaminate dai pesticidi è in aumento, così come il numero dei principi attivi contaminanti. Anche in questo caso la Pianura Padana spicca per le proprie performance negative.
Linkiamo un articolo in cui il prof. Michele Corti, recentemente ospite a Cremona in occasione di un convegno sugli impianti a biogas, si occupa del modello agricolo lombardo, criticando gli studi che magnificano la capacità di sequestro del carbonio della monocoltura del mais ed evidenziando l'impatto sul suolo e sulle acque superficiali. 
Immagine tratta dal Rapporto Pesticidi 2013 dell'ISPRA




giovedì 11 aprile 2013

Campagna Legge Rifiuti Zero

Nelle scorse settimane, in diversi comuni del Cremonese, è stata avviata la raccolta differenziata porta a porta delle varie tipologie di rifiuti: secco, umido, carta, plastica, vetro e alluminio. Al tempo stesso, a Cremona è entrata in attività la centrale a biomasse legnose (che brucerà anche materiale un tempo destinato a recupero): si continua inoltre a parlare della discarica di Vescovato. Due approcci differenti al tema dei rifiuti. Noi preferiamo il primo, in quanto limita il consumo di suolo dovuto alla realizzazione di nuove discariche e l'immissione di sostanze dannose nell'atmosfera causate dall'incenerimento dei rifiuti. Per questo vi segnaliamo che Domenica 14 Aprile, a partire dalle 15, in Corso Campi a Cremona verranno raccolte le firme per la legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero.


mercoledì 10 aprile 2013

Presa Diretta sul SIN Caffaro di Brescia

L'ultima puntata della serie invernale di Presa Diretta, trasmissione televisiva in onda la domenica sera su Rai 3, si è occupata del Sito di Interesse Nazionale Caffaro di Brescia. La Caffaro è un'industria, oggi dismessa, che per 50 anni ha sversato nelle acque della città 150 tonnellate di Policlorobifenile (PCB) allo stato puro, una sostanza la cui tossicità per il terreno e per l’uomo si misura in microgrammi. Alleghiamo il link al video della puntata, interessante anche per la vicinanza geografica.

 

martedì 9 aprile 2013

Rivara (MO): rigettata domanda per stoccaggio gas

E' di pochi giorni fa la notizia che il Ministero per lo Sviluppo Economico ha rigettato la prima domanda di concessione per lo stoccaggio di gas da realizzarsi a Rivara (MO). Il progetto aveva fatto discutere soprattutto in seguito agli eventi sismici che hanno colpito duramente la Bassa Modenense nella scorsa primavera, avvertiti distintamente anche nel nostro territorio. La notizia ci riguarda da vicino anche per altri motivi. Come sapete in provincia di Cremona sono numerosi gli stoccaggi di gas attivi ed i progetti per la realizzazione di nuovi impianti simili. Segnaliamo in particolare quello di Sergnano, contro il quale nelle scorse settimane si è attivato un gruppo di cittadini; quello in progetto tra Soncino e Romanengo, nella zona a più elevato rischio sismico della Provincia di Cremona; quello in fase di realizzazione a Bordolano, del quale ci eravamo occupati in occasione della presentazione delle osservazioni al PGT comunale, avanzando i nostri dubbi riguardo all'aspetto urbanistico-territoriale.
La campagna di Bordolano nei pressi del cluster B

domenica 7 aprile 2013

Osservazioni alla variante generale del PGT di Cremona

Il nostro coordinamento, insieme ad altre associazioni cittadine, ha presentato delle osservazioni alla variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Cremona recentemente adottato. Nel documento ci si sofferma su alcuni aspetti controversi e criticità emersi dalla consultazione degli elaborati, quali ad esempio il consumo di suolo agricolo legato ad espansioni urbanistiche ed infrastrutture stradali, le modalità di recupero di alcune aree già urbanizzate, i criteri di tutela del centro storico. Di seguito trovate il testo completo.

 

Le sottoscritte associazioni ambientaliste avanzano le seguenti osservazioni al progetto di Variante Generale al vigente Piano di Governo del Territorio (deliberazioni di Consiglio Comunale n. 2, 3 e 4 del 28 gennaio 2013)

Criticità e osservazioni generali

La prima osservazione è relativa al consumo di suolo, in particolare quello agricolo. Le previste espansioni residenziali e per servizi, a scapito appunto del suolo agricolo, non sono supportate da studi o statistiche adeguate. In particolare per le aree commerciali/industriali non viene analizzata la situazione comprensoriale, con lo svantaggio di ipotizzare interventi anche di notevole proporzioni magari simili ad analoghi interventi in comuni limitrofi. Si ribadisce quindi la necessità di salvaguardare completamente le aree agricole, riutilizzare gli spazi già urbanizzati e dotarsi di strumenti di censimento e analisi utili alla programmazione territoriale.

Altra osservazione, legata comunque ancora al consumo di territorio, è relativa alla rete viaria di nuova progettazione. Per la strada sud e il terzo ponte già molto si è detto, ma le obiezioni non sembrano essere state accolte: il saldo dell’impatto sull’ambiente e sulla qualità della vita urbana di queste infrastrutture risulta negativo, non risolvendo i problemi viabilistici ma anzi amplificandoli, inserendosi in “area di notevole interesse pubblico” (San Sigismondo) e in “territori coperti da foreste e da boschi” (Morbasco), nonché in area di rispetto dei corsi d’acqua tutelati e all’interno del PLIS del Po e del Morbasco. Autostrada e gronda nord, oltre ad avere un impatto notevole sulle aree agricole, non hanno supporto di reale utilità immediata o di futuro prossimo, pertanto sarebbero da stralciare dal PGT: di conseguenza l’area a destinazione commerciale plasmata nei pressi dell’accesso alla nuova autostrada risulta inutile e incongruente. Per tutti le infrastrutture di cui sopra si segnala la scarsissima attenzione rivolta per le relative compensazioni ambientali notevolmente sottodimensionate (o addirittura inesistenti) rispetto ai danni che tali strutture apporterebbero.

In particolare si segnala:

STRADA SUD

Chiediamo che tale macroscopica previsione viabilistica sia integralmente stralciata dalle previsioni della Variante Generale. Tale opera, infatti, deturperebbe irreparabilmente il paesaggio meridionale della città, separandone il centro monumentale dal contesto naturalistico nel quale esso risulta miracolosamente ancora oggi inserito. Particolarmente grave risulterebbe anche lo sfregio al comparto di S. Sigismondo e al contiguo e importante costone morfologico. La relazione della Variante si affanna a dimostrare che la realizzazione di tale opera produrrebbe un modesto beneficio alla fluidità del traffico cittadino. Tale giudizio è tuttavia parziale, considerando solo una porzione degli effetti che sarebbero indotti dalla realizzazione dell’opera e non contiene una razionale e completa analisi del conseguente rapporto costi-benefici.
Ci permettiamo di segnalare inoltre che, sotto il profilo squisitamente tecnico, l’opera appare irregolare in quanto progettata senza debitamente considerare l’obbligo di accompagnarla con piste ciclabili come pure inequivocabilmente dispone il comma 4 bis dell’art.13 del vigente Codice della Strada (D.L. ve 30.4.92 n.285).

RISPARMIO DEL TERRITORIO AGRICOLO

A Cremona sono stimati circa 2.000 immobili vuoti (vedi La Provincia del 2/4/13 http://www.laprovinciacr.it/news/econom ... a-non.html ) e ancora si attende dal Comune la scheda del Censimento del Cemento, promosso da Salviamo il paesaggio, con i dati precisi degli immobili inutilizzati. La Variante Generale al vigente PGT propone di sacrificare all’ulteriore espansione edilizia oltre un milione di metri quadrati di fertile terreno agricolo dei quali 300.000 mq a scopo residenziale e ben 700.000 mq a scopo produttivo e commerciale.
Proponiamo pertanto una radicale revisione dei comparti di nuova edificazione, consigliando di procedere con lo stralcio dei comparti caratterizzati dalle seguenti particolari problematiche:

1) eccessiva vicinanza ad attività produttive (è il caso del CR1 Incrociatello e dei comparti CR17, CR18, e CR19 Cavatigozzi);

2) interferenza con gli ambiti agricoli – strategici che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale vieta di coinvolgere in operazioni di espansione urbanistica (è il caso dei comparti CR13 via Cà del Ferro, CR 15 via Postumia, CR21 via Boschetto nord, CR22 via Bergamo, CR23 via Persico, CR24 Cà Basse);

3) interferenza con elementi geomorfologici di particolare interesse (è il caso dei comparti CR20 Boschetto – Dossetto per la presenza di un dosso e CR25 via Flaminia per la presenza del costone morfologico e per l’inclusione nel PLIS del Morbasco),

4) accentuazione di deleteri fenomeni di conurbazione in atto lungo le principali arterie convergenti sulla città (è il caso dei comparti CR 1 Incrociatello – via Milano, CR10 via Brescia, CR12 via Persico, CR15 via Postumia, CR22 via Bergamo, CR23 via Persico, CR24 Cà Basse – Bagnara, CR28 San Felice – via Mantova, CR32 via Picenengo – Castelleonese);

5) occupazione di un terreno che costituisce la naturale e obbligata unica area di espansione del polo universitario di via Milano (CR16 via Milano);

6) macroscopica occupazione di prezioso terreno agricolo intercluso tra la via Mantova e il futuro innesto sull’A 21 dell’autostrada CR – MN (CR28 San Felice – via Mantova, esteso per ben 295.079 mq!): accentuerebbe la conurbazione in atto tra Cremona e S. Marino, lungo l’ex statale per Mantova.

7) macroscopica occupazione di prezioso terreno agricolo in fregio settentrionale alla via Picenengo (CR32 via Picenengo esteso per ben 117.425 mq!) accentuerebbe la conurbazione in atto tra Cremona e Costa S. Abramo, lungo l’ex statale Castelleonese.

PARCHEGGIO ALBERATO DELL’ EX – FORO BOARIO

La Variante Generale recepisce “in toto” le discutibilissime conclusioni del progetto denominato “City–hub” relativo al riutilizzo dei terreni della cosiddetta “Zona ex Annonaria”. Deprecabile caratteristica di tale progetto è l’enorme sovraccarico di volumi edilizi che si vorrebbe, tramite lo stesso, realizzare. Particolarmente grave è la decisione di distruggere il parcheggio alberato da non molti anni felicemente realizzato sull’area dell’ex Foro Boario, distruzione preordinata alla realizzazione di un macroscopico nuovo complesso edilizio composto da più fabbricati a più piani. L’iniziativa urbanistica, peraltro non originale (già negli anni cinquanta si pensò a un analogo sciagurato riutilizzo dell’intero comparto, riutilizzo rimasto fortunatamente lettera morta), è decisamente riprovevole perché distruggerebbe il più capace e gradevole parcheggio-corona al centro storico cittadino. Riteniamo pertanto indispensabile lo stralcio, dall’area dell’ex Foro Boario, di tutte le previsioni di nuovi volumi edilizi.

RIDIMENSIONAMENTO DEI CRITERI DI TUTELA APPLICATI AL CENTRO STORICO CITTADINO

La Variante Generale al vigente PGT classifica come destinato al “rinnovo” la maggior parte del residuo originale tessuto edilizio del centro storico cittadino.
In tale destino di “rinnovo” sono incluse persino porzioni della vecchia città sinora fortunosamente sopravvissute alle trasformazioni peggiori come, ad esempio, tutti i meravigliosi quartieri medioevali circostanti la Cattedrale.
Riteniamo pertanto necessario sostituire a tale definizione di “rinnovo” quella più congruente di “tutela ambientale”, definizione che dovrà accompagnarsi in normativa alla rigorosa esclusione dell’assentibilità d’interventi di demolizione, ricostruzione e nuova costruzione.

SANATORIA DELLA “ BARACCOPOLI “ DI VIALE LUNGO PO EUROPA

Lascia infine molto perplessi la decisione, assunta dal pianificatore, di assentire il consolidamento, attraverso operazioni di manutenzione e, in casi particolari, anche di ristrutturazione e di nuova costruzione, dei volumi della cosiddetta “baraccopoli” abusiva di viale Lungo Po Europa. Trattandosi di edifici collocati su terreni posti in golena aperta, edifici a suo tempo sorti senza titolo edilizio, non sembra in alcun modo corretto legittimarne l’esistenza, a suo tempo neppure ottenuta attraverso i ben tre condoni che, a livello nazionale si sono susseguiti. Ci pare doveroso evidenziare le responsabilità di vario genere che l’iniziativa pianificatoria, ove confermata, potrebbe far riconoscere a carico dei consiglieri e funzionari comunali interessati.

In particolare altre osservazioni agli ambiti di trasformazione sono:

CR2 ex Annonaria: quasi nulla dotazione di verde/spazio pubblico, occorre diminuire la capacità edificatoria, collegare i comparti con aree a verde e percorsi ciclopedonali, evitare l’abbattimento di centinaia di tigli, completare l’area con un parco urbano e stralciare l’ipotesi di una “torre” assolutamente incongrua con il monumento tutelato come “identità regionale” che è il “Torrazzo”. La riapertura di tratti del Cavo Cerca ripristinerebbe l’area di rispetto dei corsi d’acqua tutelati, area per la quale ne chiediamo ovunque il rispetto.

CR3 Via Monviso: con destinazione anche residenziale e forti limitazioni geologiche. Sarebbe meglio una destinazione totalmente a verde al fine di "chiudere" la cintura verde a lato della tangenziale.

CR4 comparto OCRIM: limitazioni geologiche; il problema è il collegamento viabili-stico diretto con la tangenziale, una strada (anche in questo caso non supportata da valutazione di reale utilità) che entra in area di PLIS del Po e del Morbasco, interferendo con la Rete Ecologica Regionale e violando l’area di rispetto dei corsi d’acqua tutelati.

CR5 comparto ferroviario: interferisce con l’area di rispetto dei corsi d’acqua tutelati.

CR6 area vecchio scalo ferroviario: mettere come prescrizione il collegamento ciclo-pedonale con il quartiere Borgo Loreto.

CR10: interferisce con l’area di rispetto dei corsi d’acqua tutelati.

CR11 area lungo via Boschetto: residenziale da stralciare, non ci sono servizi, erosione area agricola.

CR12 area lungo la Via Persico: residenziale da stralciare, erosione area agricola.

CR13 area lungo Via Cà del Ferro: residenziale da stralciare, erosione area agricola; in caso contrario mantenere un varco per l'accesso all'ospedale.

CR15 area lungo Via Postumia: erosione area agricola.

CR16: interferenza con area di rispetto di corso d’acqua tutelato e con Rete Ecologica Regionale.

CR17-18-19 Cavatigozzi: aree agricole che sarebbe bene mantenere tali, anche considerata la vicinanza allo scalo ferroviario.

CR21 area Boschetto: erosione area agricola.

CR22 area Via Bergamo: erosione area agricola; valutare in alternativa la riqualificazione area “Eurolito”.

CR23 e 24 area Via Persico e Bagnara: erosione area agricola.

CR 25 area Via Flaminia: gravi interferenze ambientali, essendo in area PLIS del Po e del Morbasco, in area di rispetto di corso d’acqua tutelato e con erosione di area agricola.

CR26 area Bagnara: erosione area agricola.

CR27 e 28 aree industriali di Via Cà de Berenzani e produttive via Mantova: eccessive e sovradimensionate aree, non debitamente giustificate da necessità reali, senza valutazione alternativa di altre aree sotto-utilizzate o abbandonate. Interferenza con la Rete Ecologica Regionale.

CR29 area zona porto canale: erosione area agricola, interferisce con Rete Ecologica Regionale.

CR31 area zona via Bredina: su area attualmente agricola, sarebbe meglio mantenerla agricola in quanto è un cuneo che arriva fin dentro la città.

CR32 area zona Cà de Berenzani: erosione area agricola sovradimensionata e non giustificabile.

In ultimo segnaliamo il grave errorre commesso nelle pianificazione del PII Morbasco sud che, non tenendo conto delle osservazioni presentate, non ha rispettato il vincolo idrogeologico esistente.

Sottoscritto dalle seguenti associazioni:

Salviamo il Paesaggio - Coordinamento Cremonese, Cremasco, Casalasco
LUCI - Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa Cremona
Circolo Culturale AmbienteScienze Cremona
Oltre lo specchio Cremona Rete SNOQ
UNA - Uomo Natura Animali Cremona
Comitato No Strada sud Cremona
Legambiente Cremona
Italia Nostra Cremona
CreaFuturo Cremona
WWF Cremona