mercoledì 25 settembre 2013

Proiezione Slow Food Story

Il nostro coordinamento locale, insieme ad altri forum ed associazioni, promuove la proiezione del film Slow Food Story, che si terrà Lunedì 30 Settembre presso il cinema Chaplin di Cremona. La serata ha il duplice intento di sostenere il Chaplin, una delle due sale rimaste in città (il film apre la rassegna dell'autuno/inverno 2013/'14) e di raccontare la realtà di Slow Food, nella convinzione che l'agricoltura di qualità possa costituire una possibile via d'uscita dalla crisi.


martedì 24 settembre 2013

Approvata la risoluzione che blocca il fracking

Dal sito www.nofracking.it riprendiamo una notizia, finalmente positiva, sull'utilizzo della tecnica del fracking in Italia.

Nella giornata di ieri la Commissione Ambiente della Camera ha approvato una risoluzione (primo firmatario è Filiberto Zaratti di Sel) che esclude da subito ogni attività legata al fracking, cioè l’estrazione d’idrocarburi attraverso la fratturazione idraulica del sottosuolo. A darne notizia il deputato emiliano-romagnolo di Sel, Giovanni Paglia. Questa decisione parlamentare, oltre ad allineare l’Italia agli altri partner europei che sulla base del principio di precauzione hanno già vietato queste tecniche di estrazione, e il contestuale pronunciamento del Governo, che si è espresso in modo chiaro sulla scelta di bloccare lo shale gas in Italia – argomenta Paglia – non potranno non avere effetti immediati sulle numerose richieste di autorizzazione che negli ultimi mesi si sono succedute nelle zone sismiche della provincia di Modena come in aree delle province di Ravenna e Ferrara soggette a subsidenza, quando non interne alla zona di pertinenza del Parco Regionale del Delta del Po. Se è certo che la salute e la sicurezza dei cittadini compiono un passo avanti – conclude Paglia – è altrettanto opportuno che si continui a monitorare attentamente la situazione ed è ciò che come Sel faremo nelle prossime settimane.

Sempre sul sito della Rete Nazionale No Fracking è pubblicato il testo integrale della risoluzione.

lunedì 23 settembre 2013

Mappa italiana dei comitati contro il biogas selvaggio

Cresci in tutta Italia l'attenzione verso il proliferare delle centrali a biogas e biomasse, un fenomeno ormai fuori controllo che vede la nostra provincia come caso esemplare (in negativo). Dal blog del Comitato di San Foca del Friuli, ecco la mappa dei comitati attivi sul territorio nazionale.


giovedì 19 settembre 2013

Cremona, 27 Settembre. Moratoria sulle discriche di amianto

Riceviamo da Cittadini contro l'amianto


BASTA CON TENTENNAMENTI E RITARDI
MORATORIA SUBITO PER LE DISCARICHE DI AMIANTO
IN LOMBARDIA E IN ITALIA
LO SCENARIO DOPO L’AUDIZIONE DI CITTADINI CONTRO L’AMIANTO
IN COMMISSIONE AMBIENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO
 
CREMONA - VENERDÌ 27 SETTEMBRE 2013 - ORE 21
PRESSO IL CISVOL IN VIA SAN BERNARDO, 2
 
LA COMMISSIONE AMBIENTE E IL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO POSSONO FARE UN ATTO RESPONSABILE ACCOGLIENDO LA NOSTRA PETIZIONE POPOLARE. TECNICAMENTE SI PUO’, BASTA LA VOLONTA’ POLITICA! Non è più un tabu invocare la moratoria quando si parla di discariche di rifiuti urbani e di inceneritori. Noi diciamo che è necessario ora e subito una moratoria anche per le discariche di amianto, non solo per tutelare la nostra salute ed il nostro territorio , ma anche per scongiurare il pericolo di infiltrazioni mafiose e n’dranghetiste nella gestione dello smaltimento del rifiuto amianto.
 
La d.ssa Mariella Megna di Cittadini contro l’amianto spiegherà nel dettaglio i contenuti dell’audizione dello scorso luglio, le posizioni politiche emerse e gli scenari futuri
 
FACCIAMO SENTIRE TUTTI INSIEME LA NOSTRA VOCE PER DIRE:
NO AL CONSUMO DI SUOLO
NO ALL’UTILIZZO DI CAVE DISMESSE E VECCHIE MINIERE PER STOCCARE L’AMIANTO
NO A LOGICHE DI MERCATO PER SMALTIRE L’AMIANTO
SI ALLA RICERCA SULLE NUOVE TECNOLOGIE DI MODIFICAZIONE DELLA FIBRA DI AMIANTO E CONSEGUENTE RICICLO
SI AI CONTROLLI AMBIENTALI FATTI DA ENTI TERZI INDIPENDENTI
SI ALLA PIENA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI A TUTTI I PROCESSI DECISIONALI
 
Partecipate numerosi all’assemblea, è in gioco il nostro futuro!
Sono invitati i cittadini, i comitati, le associazioni, le organizzazioni politiche e sindacali, gli amministratori ed esponenti politici locali e nazionali. Durante la serata sarà possibile firmare la nostra petizione.
Per conoscere la petizione e per sottoscriverla on line vai al nostro blog cittadinicontroamianto.blogspot.com

martedì 17 settembre 2013

Eventi del fine settimana 20-22.9

Segnaliamo alcune iniziative per il prossimo fine settimana.

Domenica 22 si terrà la biciclettata di Legambiente per cascine e fontanili.


Sempre domenica 22 e sempre in sella alla bicicletta, a Cremona si terrà un'iniziativa di sensibilizzazione sul problema degli inceneritori e sulle possibili alternative.


Ricordiamo infine che nel fine settimana saremo presenti con un nostro banchetto alla Festa del Volontariato di Crema.

 


martedì 10 settembre 2013

Bordolano - Bozza del Piano di Emergenza Esterna

Riceviamo dal Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia il seguente aggiornamento sull'iter del Piano di Emergenza Esterna relativo alla centrale e al centro di stoccaggio di gas metano di Bordolano. La questione degli stoccaggi di gas interessa un'ampia porzione dell'area più settentrionale della nostra provincia.

Cari Amici,
il 12 aprile 2013 il comune di Bordolano informa, sul suo sito internet, di aver ricevuto la Bozza del Piano di Emergenza Esterna, Piano di E. E. appena redatto dalla Prefettura di Cremona dopo che dal luglio 2010 sono infunzione gli impianti del Cluster B senza alcun Piano di Emergenza Esterna dove nei mesi di marzo ed aprile 2013 le società Halliburton e Schlumberger hanno "lavorato con le loro tecnologie" alla perforazione dei primi 4 pozzi (sui 7 previsti dal Progetto Bordolano Centrale e stoccaggio metano del 2008 di Stogit). Gli altri tre pozzi dovrebbero essere perforati nell'area del Cluster A che è confinante al Pozzo Bordolano 4.
Tutte queste operazioni e struttrue metanifere Cluster A e nuovi 4 pozzi, centrale stoccaggio da 52 MW, cluster A e 3 nuovi pozzi sono localizzati a confine (1 km circa) con la sorgente sismogenica ITCS 002 capace di generare in ogni suo punto sismi di magnitudo 6.1 (Friuli 1976 - Magnitudo 6.3).
L'area di stoccaggio del metano per 1 miliardo e 200 milioni di m3 a ciclo (sei mesi di immissioni a 240 bar, alternati a sei mesi di estrazioni, così per tutti i 40 anni di durata della concessione a Stogit) si estende sotto 16 Comuni nelle province di Cremona  (11 Comuni) e Brescia (5 Comuni), sotto il Parco Oglio Nord in un'areaa di 135 kmq abitata da 55.000 persone.
Ora, la Bozza di Piano di Emergenza Esterna arrivata il 12 aprile al Comune di Bordolano doveva essere illustrata a cura del Comune e della Prefettura di Cremona in una assemblea pubblica.
Gli abitanti di Bordolano avevano tempo fino al 12 maggio per presentare le loro osservaizoni alla Bozza di Piano di Emergenza Esterna.
Alla data di oggi 9 maggio 2013 l'assemblea pubblica di informzione non è ancora stata fatta!
Non solo. la Bozza del Piano di Emergenza Esterna prende in esame con un cerchio nero dal raggio di 1 km la sola zona del Cluster B dove si stanno perforando i quattro nuovi pozzi, "dimenticando" l'area della Centrale di stoccaggio e l'area del Clluster A con tre nuovi pozzi, confinante con il Pozzo Borodlano 4 dove il PGT di Bordolano prevede un Ambito di Trasformazione Urbana (ATR1) a soli 100 metri dai citati nuovi pozzi e dal Pozzo Bordolano 4.
In mancanza di altre segnalazioni da parte delle Istituzioni, abbiamo provato a disegnare con cerchi rossi la'rea di attenzione e a perimetrare in rosso l'area della centrale di stoccaggio. 
Ci chiediamo se le norme della Direttiva Seveso Dlgs 334/1999 sono rispettate e quale sarà il futuro degli abitanti di Bordolano, della loro sicurezza e delle loro attività.
Ci chiediamo chi devono ringraziare per averli costretti a vivere in un'area a rischio di incidente rilevante.  
Ezio Corradi
Vicepresidente Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia

venerdì 6 settembre 2013

Osservazioni al Piano Cave

Della questione degli ambiti estrattivi proposti in provincia di Cremona si è recentemente occupato anche il nostro sito nazionale. Nel frattempo procede l'iter del Piano Cave provinciale, che è strettamente collegato al PTCP nell'ottica della localizzazione di nuove cave o di ampliamenti di cave preesistenti, in quanto con il secondo si intende rimuovere dei vincoli che precluderebbero l'attività estrattiva in alcune aree proposte come apliamento dell'attività stessa dal primo. Riguardo al Piano Cave, recentemente adottato, sono state presentate delle osservazioni, analogamente a quanto avvenuto per la Valutazione di Impatto Ambientale (VAS) del PTCP, a nome delle stesse associazioni firmatarie.

Per prima cosa si evidenzia il rapporto tra PTR, PTCP e Piano Cave: al primo deve essere assicurata prevalenza, in quanto strumento regionale di pianificazione sovraordinata. I geositi sono considerati dal Piano Territoriale Regionale elementi di vincolo ineliminabili e disciplinati dall'art.22. In tali aree sono stati introdotti nuovi Ambiti Territoriali Estrattivi (Ate) e ne sono stati ampliati di esistenti.
Nelle previsioni relative ai fabbisogni per il decennio 2013-2023 elaborate dall'Alta Scuola per l'Ambiente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (Relazione Tecnica del Piano Cave adottato) si evince che il fabbisogno di riferimento per il settore argilla è quantificato in 1.000.000mc, mentre i volumi residui totali di argilla relativi al Piano cave 2003 ammontano a 2.981.500 mc: non si condivide perciò la necessità di inserire nuovi Ate.
Riguardo alle destinazioni naturalistiche, ricreative, agricole, ecc. dei recuperi ambientali previsti per ogni cava, si chiede di introdurre una norma che prescriva ai comuni sul cui territorio insistono le escavazioni l’obbligo di conservare tale destinazione nel tempo, affinché ne tengano conto nei propri PGT. A tale proposito vengono forniti alcune indicazioni per migliorare l'efficacia dei recuperi naturalistici dei laghi di cava. Si fa riferimento specifico alla Lanca Ronchetto di Motta Baluffi, dove è situato l'attracco fluviale, per la quale la cartografia non è aggiornata.
Si chiede che i laghi di cava non superino la profondità di 10-12 metri, per evitare fenomeni di ipossia e anossia sul fondo del lago. Alcune cave sono poi situate in prossimità di terrazzi morfologici e ne comporterebbero l'alterazione, a fronte di mitigazioni non sempre adeguate. Particolare attenzione deve essere posta per evitare l'interferenza con la maglia agraria tradizionale e il reticolo storico della centuriazione romana in particolare.
Riguardo al Pianalto della Melotta viene ribadito quanto già evidenziato in sede di osservazioni alla VAS del PTCP.
Alcune cave di prestito a supporto delle autostrade CR-MN e Ti-Bre, contestate dalle stesse associazioni, sono molto estese e situate in prossimità del corso del Po, tra Torricella del Pizzo e Gussola. Una di queste è adiacente alla Zona di Protezione Speciale (ZPS) Isola Maria Luigia. Si chiede una valutazione sul loro impatto idraulico ed idrogeologico. La valutazione di rischio idraulico dovrebbe essere poi opportunamente realizzata per tutti gli Ate inclusi in ambito golenale.
Altre cave situate in contesti delicati sono quelle previste in prossimità della Lanca di Gerole (SIC, ZPS e Riserva Naturale), di cui si richiede la cancellazione, e del Lancone di Gussola (SIC e ZPS), per cui è necessario evitare il rischio di prosciugamento della zona umida. Allo stesso modo si richiede lo stralcio degli Ate previsti nel geosito del Serio Morto.