martedì 9 luglio 2013

Osservazioni alla variante PTCP

Insieme ad altre associazioni, il nostro coordinamento locale ha presentato venerdì scorso le osservazioni alla variante del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Cremona.

Di seguito le criticità principali su cui si sono concentrate le osservazioni presentate.

Rapporto tra PTCP e Piano Cave
Il PTCP diviene a nostro avviso una sorta di contenitore della pianificazione subordinata, che diviene sovraordinata, sovvertendo l'ordine dei due strumenti. Ci si limita perciò a recepire le proposte del Piano Cave senza porre un limite all'apertura di ambiti estrattivi in zone di pregio naturalistico ed ecosistemico.

Rete Ecologica Regionale
Si chiede che alla Rete Ecologica Regionale (RER) venga assicurata la prevalenza imposta dal Piano Territoriale Regionale (PTR). Si chiede altresì che nelle aree incluse nella RER ogni intervento venga sottoposto a Valutazione di Incidenza, così come proposto dalla Regione Lombardia.

Geosito "Pianalto di Romanengo - Melotta"
La perimetrazione del geosito ignora carte, studi e lavori autorevoli, includendo l'area del Dosso di Ticengo, sito di differente natura. Nelle cartografie inoltre non viene riportato il perimetro del Sito di Interesse Comunitario (SIC).
Il geosito è stato riclassificato: dall'interesse geomorfologico, paesistico, naturalistico e pedologico assegnato dalla Regione si è passati a quello geomorfologico, paesistico e strutturale definito dalla Provincia. Ci si chiede se tale riclassificazione sia legittima, intervenendo su quanto stabilito dalla pianificazione sovraordinata.
L'azzonamento, così come per altri geositi, definisce tre fasce - la cui identificazione non è suffragata da studi scientifici - alle quali corrispondono differenti livelli di tutela. Verrebbero conseguentemente ammessi "elementi antropici intrusivi e permanenti", mettendo a rischio l'integrità del Pianalto.

Altri geositi di individuazione regionale e provinciale
Si chiede che anche le tutele degli altri geositi siano riviste in senso più rispettoso dei valori naturali esistenti. In particolare si considera peggiorativa rispetto a quanto previsto nel PTR la normativa relativa al geosito regionale del Moso di Bagnolo, Trescore e Vaiano.

Altre osservazioni
Riguardano la necessità del mantenimento del fondo naturale dei corsi d'acqua, dell'identificazione della rete ecologica e delle scarpate morfologiche anche all'interno dei centri urbani (laddove riconoscibili) e il mantenimento delle carattersitiche delle aree paesistico ambientali.

Le osservazioni sono state firmate insieme ad ACLI Anni Verdi, Circolo Ambiente Scienze, Coordinamento Comitati Ambientalisti della Lombardia, Coordinamento dei comitati contro le autostrade CR-MN e Ti-Bre, Delegazione FAI Cremona, Gruppo LUCI Cremona, Italia Nostra Cremona, Legambiente Alto Cremasco, Legambiente Cremona, LIPU Cremona, WWF Cremona.

 

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