Legambiente Alto Cremasco ha diffuso una comunicazione in cui viene criticata l'ipotesi di realizzare un canile a servizio dell'area cremasca in comune di Pieranica, in prossimità del PLIS dei Fontanili. Un canile a servizio di 53 comuni ha un impatto certamente non trascurabile. Si tratta inoltre di un'attività difficilmente compatibile con la destinaziona agricola dell'area interessata, inclusa negli ambiti agricoli strategici del PTCP. Pur riconoscendo la comodità di un canile a servizio del Cremasco ci chiediamo, anche a fronte del rilevante impegno economico previsto, se non sia possibile convenzionare i 53 comuni con strutture ancora insature presenti nelle zone confinanti oppure reperire aree già urbanizzate in aree idonee allo scopo.
Il fontanile Seredei, in prossimità dell'area dove si intende realizzare il canile |
Il circolo Legambiente Alto Cremasco esprime il suo più netto dissenso rispetto alla scelta di ubicare il canile del cremasco a
Pieranica, in un’area ai confini con Capralba, a ridosso dell’incrocio
verso Farinate lungo la strada provinciale di collegamento Pieranica
Vailate. Si tratta di una zona rurale di grande pregio, collocata nella
fascia delle risorgive, inserita negli ambiti agricoli strategici del
PTCP della provincia di Cremona, inclusa nel proposto PLIS dei fontanili
di Pieranica e a pochissimi metri dal già istituito e riconosciuto Plis
dei Fontanili di Capralba. Il luogo sul quale si progetta di costruire
il canile è letteralmente circondato da fontanili (v. immagine
allegata) e in virtù delle tutele riservate ai capofonte (e ai primi
200 metri di asta del canale emissario) dal vigente PTCP (e PTR) riesce
difficile immaginare una soluzione praticabile per gli scarichi, in
assenza di ogni possibile collegamento con la rete fognaria. Come
indicato dallo stesso PGT vigente di Pieranica (Norme geologiche) i
terreni inclusi nell’area indicata dall’assemblea dei soci SCRP come
adatta ad ospitare il canile sono caratterizzati da vulnerabilità idrogeologica molto alta
e sono quindi “da salvaguardare per i valori ambientali in essa
presenti e come riserva idrica>. In aree a elevata vulnerabilità
idrogeologica la normativa nazionale e regionale, pienamente recepita da
quella locale, prescrive particolari cautele nell’edificazione e nella
movimentazione della terra e impone che l’erezione di manufatti sia
<<assentibile solo a condizione di accompagnare ogni progetto con
indagini geognostiche in situ e con relazione geologica, geotecnica ed
idrogeologica che determini la condizione locale della falda e le
caratteristiche di portanza ed i cedimenti attesi, le modalità di
scarico delle acque bianche e nere e quelle di aggottamento della
falda>>; anche l’autorizzazione di un eventuale pozzo deve essere
sottoposta a VIA, ai sensi della DGR 29.12.99 n. 6/47582 e non può che
stupire che SCRP avanzi addirittura l’ipotesi di consentire al
soggetto gestore di esercitare ulteriori attività compatibili
con il servizio richiesto quali l’attività di cimitero per animali di affezione.
La
faccenda del canile si sta trascinando oramai da molto tempo e come
associazione e come cittadini non possiamo che rimanere sconcertati a
fronte della soluzione ora proposta. Si tratta di una soluzione che
consuma una preziosa risorsa collettiva quale è il suolo agricolo, che
determina un impatto non sostenibile in un’area di pregio ambientale e
che, non ultimo da considerare, prevede costi assai rilevanti destinati a
gravare sull’intera popolazione del cremasco. Non possiamo credere che
con spirito di collaborazione e serietà di indagine non sia possibile
individuare nell’ampio territorio dei 53 comuni aderenti a SCRP
un area già compromessa, edificata, urbanizzata, abbandonata, dismessa –
e che siano abbondanti è sotto gli occhi di tutti!- o anche solo
parzialmente non utilizzata che possa essere adatta allo scopo e che
possa richiedere un investimento di gran lunga inferiore ai 750 mila
euro previsti per la soluzione Pieranica.
Esprimiamo
in ultimo l’auspicio che del lavoro di istruttoria, analisi e
valutazione della scelta per l’ubicazione del canile si possa trovare a
breve traccia sul sito web della SCRP e su quelli delle numerose
amministrazioni locali coinvolte: crediamo, infatti, ci debba essere il
massimo livello di trasparenza possibile in questa come in tutte le
altre vicende che riguardano l’ambiente e la vita dei cittadini.
Grazie per l’attenzione
Circolo Legambiente Altocremasco
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